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Unagt : Tg Comitato 9.7.07: Minimi Garantiti? E Chi garantisce l'ippica?
Inviato da unagt il 9/7/2007 23:59:00 (793 letture)

Il presidente di Assosnai propone l'introduzione di un minimo garantito per l'Unire. Peccato che non ci sia alcuna "garanzia"...



Francesco Ginestra, numero due (o uno-bis) di Snai nonchè presidente di Assosnai in un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa Agipronews (clicca  qui) ha riportato l'attenzione generale sulla questione del "minimo garantito per l'ippica”.
In pratica, secondo Ginestra, Aams dovrebbe da sola provvedere alla gestione del gioco e lasciare all'Unire una "sovvenzione annua" per consentirle di espletare la propria attività ne' più, né meno di quanto avviene oggi per il Coni che, dopo essere stato "espropriato" di giochi e scommesse che per decenni hanno finanziato non solo lo sport italiano, ma anche speculazioni e la costruzione di stadi, palazzetti dello sport e altro, si vede oggi riconosciuta una sorta di"elemosina" di 450 milioni di euro per tutta la propria attività.

Di per se il concetto potrebbe anche trovare una sua logica. Stabiliamo una soglia minima, ancoriamo la sua crescita a quella eventuale dell'andamento delle scommesse e andiamo avanti.

A suo tempo ci avevano provato anche Alemanno e Panzironi salvo poi tornare sui loro passi perché "ingolositi" dalle prospettive che sembravano avere l'introduzione di quartè e quintè.

Per assurdo un'ipotesi del genere potrebbe anche andar bene se Aams fosse un Ente che avesse realmente a cuore le sorti di uno sport e non si limitasse a cercare incassi facili dalle Slot Machines o dai giochi di numeri (Super Enalotto).

L'Unire a quel punto potrebbe dedicarsi veramente al suo ruolo primario che è quello tecnico e di sviluppo e tutela delle Razze Equine.

Potrebbe andar bene se non ci trovassimo in una perenne congiuntura economica che impone al Governo (di qualunque colore esso sia) di raschiare sempre il fondo del barile.
Pensate che nella scorsa Finanziaria si era parlato di un abbattimento di 200 milioni della somma da attribuire al Coni  e solo un forte schieramento trasversale che ha richiamato i politici all'importanza sociale dello sport, alla sua presenza nelle scuole e quant'altro, ha impedito che fosse portato avanti lo scempio.

Figuratevi quello che sarebbe successo se ci fosse stata una situazione del genere per l'ippica., invece di 450 ce ne avrebbero dati, forse, 100...

Ecco perché una soluzione del genere non è, e diciamo purtroppo, praticabile.

Sarebbe bello per l'Unire e per tutti noi contare su un "gruzzoletto" prestabilito, certo e su quello pianificare l'intera attività con la speranza di aumentare il gettito, ma anche la certezza di non vederlo mai scendere.
Così purtroppo non è. Dobbiamo costruire la nostra sorte con le nostre mani, giorno dopo giorno, difendendoci dalla concorrenza e combattendo contro una serie di nemici dichiarati e occulti alcuni dei quali hanno mangiato per anni col nostro lavoro e continuano a mangiare salvo poi pugnalarci alle spalle appena se ne presenta l'occasione.
Tanto loro hanno le slot machines...
 


G.R.

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