Da sette anni attendiamo il nuovo bando e intanto le corse allievi sono sparite.

In alcuni ippodromi italiani è in corso una simpatica e interessante manifestazione: il Campionato Europeo Allievi di trotto.
Iniziativa lodevole per accedere alla quale occorre non avere compiuto il 25° anno di età ed aver conseguito un certo numero di vittorie.
Peccato che una simile manifestazione da noi non abbia i presupposti per esistere.
E’ come se organizzassimo un mondiale di calcio senza avere le squadre qualificate. Spieghiamo:
1) Da 7 (sette) anni l’Unire non emette un bando per un nuovo corso allievi per cui quei pochi che ancora ci sono hanno ormai superato tutti di gran lunga l’età massima per partecipare a tale manifestazione.
2) Non essendoci più un corso allievi gli stessi scarseggiano e nessuna società è più disposta a organizzare corse loro riservate che rischiano di non avere un numero adeguato di partenti. Ergo gli allievi non hanno corse da vincere e quindi non raggiungono i punteggi necessari per partecipare a determinate manifestazioni.
Sarà un caso che gli allievi da anni chiedono (inascoltati) un corso di qualificazione o che l’Unire non sia riuscita ad emanare un bando per i nuovi allievi?
E allora perché accettare di organizzare una manifestazione a carattere europeo proprio per tale categoria?
Mercoledì ci sono i partenti per la tappa di sabato a Treviso. Una deroga per consentire ai pochi allievi esistenti di partecipare sarebbe il minimo che l’Unire possa fare, ma la realtà è che bisognerà che prima o poi qualcuno affronti seriamente il problema. Il Commissario? Il Segretario Generale? Il Direttore Generale dell’Area Tecnica? Fate voi.
L’importante è che non sia l’ennesima palla che rimbalza da una parte all’altra senza fine.
G.R.