L’anomalia Tris: il piazzato solo negli ippodromi, vincente e accoppiata dappertutto, ma…

Quando alla fine del 2005 partirono le scommesse sul vincente e sull’accoppiata in ricevitoria ci dissero che le difficoltà di accettazione delle stesse sugli ippodromi sarebbero state solo temporanee.
In effetti dopo qualche tempo e non senza problemi fu possibile tornare a giocare il vincente e l’accoppiata dappertutto.
Oggi però esiste ancora l’anomalia tutta italiana che una stessa corsa abbia di fatto due totalizzatori separati, anche se a gestirli è lo stesso ente.
Di fatto le scommesse sul piazzato possono essere giocate solo in Agenzia e all’ippodromo, mentre le altre nella rete delle ricevitorie, ma c’è di più.
Se giocate da casa con internet potete giocare solo il piazzato perché il sistema non accetta le giocate sul vincente o sull’accoppiata che invece in agenzia, (dove avete “caricato” la vostra scheda) sono possibili.
Per non parlare della Tris che è impossibile giocare “on line” dove si gioca tutto il resto, anche il SuperEnalotto, malgrado Sisal abbia tentato di impedirlo. Avete mai pensato quanto gioco si perde?
Cosa accadrà il primo luglio sia che ci sia la proroga alle ricevitorie o meno?
Avremo un’altra discriminazione? I nuovi corner ippici sull’ippica nazionale dovrebbero essere in grado di accettare tutte le scommesse, quindi anche quelle sul piazzato. Tale diritto sarà eventualmente esteso anche alle ricevitorie? E se no, avremo un altro sottototalizzatore?
Roba da far impazzire i cervelloni di Sogei.
Sarà pur vero come dice il solito “criticatutto” che il sistema scommesse italiano e da rifondare, ma in attesa di mettervi mano sarebbe anche utile che almeno quello che c’è funzionasse a dovere. Cosa ci vuole per unificare tutti i totalizzatori sulle corse dell’ippica nazionale. Non sarebbe tutto più semplice, meno dispendioso e, quindi redditizio?
E’ un assurdo storico. Impossibile che a un anno e mezzo di distanza non sia cambiato nulla. Sembra come che la cosa non interessi.
E’ vero, ci sono le slot machines che viaggiano alla grande. L’erario incassa lo stesso, e intanto l’ippica, quella che produce langue.
G.R.