Senza una proroga si rischia la paralisi dell’ippica nazionale.

Si avvicina il 30 giugno e con tale data dovrebbe decadere la concessione per la raccolta delle scommesse relative all’ippica nazionale alle ricevitorie dei circuiti Snai, Sisal e Lottomatica.
Tutto questo senza che nel frattempo sia stata avviata compiutamente la nuova rete dei Corner assegnati con il recente bando di gara.
Tutto ciò significa che, qualora non dovesse intervenire una proroga, come da tempo chiesto dall’Unire, al primo luglio ci troveremmo con una rete di accettazione esterna dell’ippica nazionale ridotta alle sole agenzie ippiche e a pochissimi corner già operativi.
Come al solito l’ippica rischia di trovarsi ad essere figlia di un Dio Minore all’interno del ricchissimo mercato dei giochi, quello stesso che ancora oggi (clicca qui) segnala clamorosi incrementi nel fatturato delle slot machines, l’unico settore che sembra veramente interessare perché non necessita di spese e di investimenti. Incassi che vengono in buona parte anche da quegli apparecchi che sono inseriti all’interno delle agenzie ippiche e che proprio all’ippica tolgono entrate preziose senza dare alcunché.
Negli Stati Uniti il movimento ippico percepisce una percentuale degli incassi delle Slot Machines residenti negli ippodromi.
Il Commissario Melzi e l’Unire hanno chiesto inutilmente che si studiasse un meccanismo simile anche in Italia senza che nessuno si sia degnato di recepire il problema e ora l’ippica rischia di essere privata di buona parte della sua rete senza che quella che dovrebbe andarla a sostituire sia effettivamente operativa.
Sarà facile poi dire che il mercato ippico ha accentuato il suo calo, che le scommesse ippiche non interessano più il grande pubblico e sarà facile allora giustificare qualunque ridimensionamento in termini di montepremi, di cavalli in pista, di numero di corse, di ippodromi etc.
E cosa accadrà quando quanti sono soliti giocare la Tris al bar si saranno disabituati? Anche qualora la nuova rete dovesse andare a regime entro la fine dell’anno, cosa comunque difficile, ci vorrà molto tempo prima che si possano riconquistare fette di mercato inesorabilmente perse a vantaggio di altri giochi o delle “macchinette mangiasoldi”.
Sappiamo già che molti soloni, o presunti tali, obietteranno che una proroga alle ricevitorie potrebbe far arrabbiare quanti si sono aggiudicati il bando di gara per i corner, ma allo stato dell’arte questi non funzionano e quindi non c’è raccolta, pertanto così come è stato prorogato il termine di scadenza della concessione del Super Enalotto, dovrebbe esserlo anche quello per l’ippica nazionale.
Poi, quando i corner saranno effettivamente a regime, allora si potrà studiare un correttivo per dare la giusta “esclusiva” a chi si è aggiudicato la concessione.
Che senso ha migliorare la qualità delle corse, che senso ha cercare di rendere il prodotto Tris trasparente e competitivo se poi, oltre che con le indubbie difficoltà di un mercato forte e concorrenziale, ci si deve confrontare anche con dei “nemici invisibili”?G.R.