La Snai rilancia sull’area degli ippodromi.

gli impianto di San Siro
Martedì scorso si è tenuta l’assemblea ordinaria dei soci del gruppo Snai.
Il presidente ha disegnato uno scenario che prevede un ritorno agli utili nei primi tre mesi del 2008, grazie alla prospettiva di aprire più di 5 mila agenzie entro l’anno e triplicare il fatturato nei prossimi due anni.
Nella stessa assemblea è stato illustrato un ambizioso progetto immobiliare per l’area oggi occupata dagli ippodromi di San Siro. Il progetto, che prevede di liberare 105 ettari, dagli attuali 155, dalle strutture dedicate al trotto e agli allenamenti del galoppo, è stato affidato, con un contratto quinquennale, all’immobiliare Varo advisor, incaricata di curare i rapporti con le istituzioni e verificare con il Comune se esistono le condizioni per ottenere le concessioni necessarie ed avviare l’operazione immobiliare.
“L’idea – spiega Ughi, è quella di spostare le strutture presso altra area, le normative sulla sicurezza degli stadi hanno penalizzato le nostre strutture di San Siro….siamo convinti che vi siano luoghi più adatti agli allenamenti e alle corse dei cavalli. Questo non può riguardare l’ippodromo del galoppo che non sarà toccato perché è un impianto unico a livello europeo”, e coperto da vincolo come monumento storico, aggiungiamo noi.
Proprio alla vigilia della presentazione del nuovo piano di Governo del territorio, il Comune sembra disposto ad aprire una trattativa: “ma con un punto fermo: qualsiasi operazione deve avere un preminente interesse pubblico” le parole dell’assessore Masseroli.
Immediate le proteste e le prese di posizioni. L’assessore dei verdi Fedrighini annuncia battaglia a tutto campo contro le forti pressioni speculative sulle aree e chiede al sindaco e alla giunta di porre un vincolo sull’intera area degli impianti ippici.
Gli operatori, invece, capitanati da Maria Sacco, contestano la Moratti, “temiamo un colpo di mano” dichiara l’ex jocquette “sinora ci ha buttato fumo negli occhi, ritengo che tutto sommato, non sia contraria allo smantellamento dell’ippodromo”.
Noi pensiamo sia tutta una messinscena per le alzare le quotazioni delle azioni Snai, ma con i signori delle scommesse non bisogna abbassare la guardia, poiché l’operazione di smantellamento degli ippodromi di San Siro è da sempre uno dei traguardi primari del gruppo Snai, che a parole sembra interessato ai cavalli ma che con i fatti ha ridotto l’ippodromo del trotto ad una topaia.
G.R.