Ecco la strada che Melzi sta percorrendo per mantenere il montepremi a quota 220 milioni.

Bisogna riconoscerlo Melzi ce la sta mettendo tutta per non far affondare la nave.
Ha rivoltato i tre bilanci da firmare (preventivo 2007 e consuntivi 2005 e 2006) e sembra aver trovato la soluzione per traghettare l’ippica durante questo anno di transizione, Monopoli e Mipaf permettendo. Un atto dovuto che Panzironi aveva saltato, chiudendo in pareggio il bilancio preventivo 2007 con una drastica riduzione del montepremi, dai 250 milioni di euro del 2006 ai 175 milioni di euro del 2007.
L’attenzione del Commissario, per ottimizzare veramente i bilanci, è stata rivolta principalmente alle seguenti categorie di entrate e di spese:
a) Categoria di entrata - Trasferimenti da parte dello Stato - considerato che per l’anno 2005 il Mipaf non ha riconosciuto il contributo di 15 milioni di euro promesso dal Ministro Alemanno sulla base di una mera nota di intendimento, considerata l’indisponibilità per l’anno 2007 di € 22 milioni di entrate da impiegare per la copertura del presunto disavanzo dell’esercizio 2006 e che la Finanziaria 2007 ha previsto un rifinanziamento della L. 499/99 a favore del Mipaf, si prevede un possibile intervento da parte del Ministero vigilante, quantificabile prudenzialmente in 15 milioni di euro per l’anno 2007;
b) Capitolo di spesa - Impianto ed esercizio del totalizzatore nazionale - in tale capitolo è contenuta la spesa, accumulata nel corso degli anni, sostenuta dai Monopoli di Stato per la realizzazione e l’implementazione del totalizzatore ippico nazionale per la raccolta delle scommesse.
La rinuncia di tale credito pari a 32,7 milioni di euro da parte dell’AAMS, consentirebbe all’Ente di registrare un minore disavanzo nel bilancio consuntivo 2006 o, un maggiore avanzo da impegnare nel bilancio preventivo 2007.
c) Capitolo di spesa - Contributi per investimenti impianti di allevamento e/o di allenamento - la ridefinizione di tale debito nei confronti delle Società di corse, ha come obiettivo quello di giungere ad un accordo transattivo, considerato che le stesse società di corse hanno, negli ultimi anni, diffidato l’Ente al pagamento delle somme impegnate. La rinuncia da parte degli ippodromi di parte del fondo investimenti, stimata in € 20-25 milioni, pari a circa il 40-45% dell’importo del fondo stesso, consentirebbe all’Unire di coprire il disavanzo per l’anno 2006 e garantire una disponibilità di € 22 milioni per il 2007.
Questo percorso dovrebbe concludersi entro la prossima settimana e permettere così al Commissario di chiudere tutti i bilanci ancora sospesi, fra cui il preventivo 2007 contenente l’importo del montepremi.
Il primo passo di quella inversione di tendenza necessaria per rilanciare un settore profondamente in crisi dopo anni di fallimentare gestione della coppia Alemanno-Panzironi.
G.R.