Sprechi, criteri di nomina e professionalità: tutto da rifare tra i controllori delle corse. Il comunicato dell’Intercategoriale. El Nino a segno nel Renzo Orlandi.

El Nino
La trasparenza è un tema centrale per la nostra ippica.
Soprattutto quella delle corse, che non può però essere ottenuta se prima di tutto non si rende trasparente anche il settore dei controllori delle corse, che hanno subito, come forse nessun altro, la mentalità panzironiana della passata gestione.
Ora è arrivato il momento di mettere ordine, di evitare inutili sprechi e di dare al sistema intero un volto in sintonia con quello che dovrebbe essere il nuovo corso, privo di coni d’ombra molto pericolosi.
A tal proposito ecco il comunicato diffuso oggi dall’Intercategoriale (Upt, Fipt, Unagt e Assogaloppo).
“La questione degli addetti al controllo e alla vigilanza delle corse assume un ruolo decisivo e fondamentale per la regolarità e trasparenza di tutto il settore. La relativa voce di spesa di bilancio negli ultimi anni è aumentata del 48%, dai 8,779 milioni del 2003 ai 13 appostati nel bilancio di previsione 2006, senza il conseguimento dei risultati sperati per migliorare la trasparenza e la regolarità delle corse. E’ necessario istituire corsi di aggiornamento, programmare un adeguato tirocinio, non aumentare indiscriminatamente il numero delle persone, caricandole di responsabilità senza un’adeguata preparazione,
L’Intercategoriale ha rilevato che persistono ancora diverse violazioni della disciplina normativa che regola questa materia, ed in particolare:
- Gli art. 78 e 142 dei Regolamenti per le corse al trotto e al galoppo individuano nell’UNIRE, e solo nell’UNIRE, il soggetto cui è demandato il compito il potere – dovere di nomina, senza quindi possibilità di interferenze di altri;
- le nomine non hanno tenuto conto dei criteri contemplati nel Regolamento di gestione degli addetti al controllo (in particolare art. 4 sulla turnazione e sugli incarichi a livello regionale), con esborsi superflui, sottraendo così risorse vitali per l’Ente;
- non vengono rispettati altresì neppure i criteri di nomina, per il trotto, di cui alla deliberazione commissariale 27.06.2003 n. 64;
- Non sono nominati gli handicappers negli ippodromi di trotto, contravvenendo l’obbligatoria applicazione dell’art. 82, sesto comma, Regolamento corse al trotto, a mente del quale l’handicapper deve presenziare alla dichiarazione dei partenti e provvedere al programma delle corse, trasmesso dal Notiziario UNIRE, unico documento che fa testo agli effetti delle scommesse (art. 5 Dpr 169/98);
- Persiste il fenomeno della difformità di giudizio applicato da giurie diverse in relazione ad identici casi. Si tratta di una fenomelogia denunciata più volte e non soltanto dalla stampa tecnica: i livelli raggiunti, peraltro, hanno superato la soglia di sopportabilità, perché incidono, all’evidenza, in maniera profonda, sia sulla regolarità delle corse, sia sul piano economico per i singoli operatori (per non parlare della credibilità per gli scommettitori).
Violazioni che, ribadiamo, incidono sulla regolarità delle corse e comportano sprechi di denaro. Violazioni a cui gli uomini del nuovo corso debbono provvedere, anche in nome di quel forte segnale di rinnovamento, espressione di un’ippica sana che deve accerchiare quella delle menzogne, dei personalismi, della poca trasparenza che hanno caratterizzato la conduzione dell’Unire di questi ultimi anni, in cui ciascuna associazione di categoria, pur salvaguardando i propri interessi, dovrà, nello stesso tempo, affiancarli a tutti quelli delle altre componenti per un disegno comune”.
Oggi a Modena il Premio Renzo Orlandi è stato dominato da El Nino (E. Bellei) in 1.11.6 al termine di una corsa di testa (anche uno scambio di posizione con Straightup) conclusa dominando davanti ad Express Road (vincitore dello scorso anno) e Forbante Dei.