Corse brutte, errori madornali come ad Albenga e follie come a Milano con due corse in due giorni e una con 6 concorrenti su 13 al debutto.
Giudici trotto, per loro non è cambiato niente.

C’era una volta la tris, intesa come una corsa bella, equilibrata a appetibile per gli scommettitori che arrivavano a giocare 12 miliardi delle vecchie lire per un solo turno.
Quella tris ora è solo un ricordo ed è stata sostituita da corse spesso inguardabili e senza capo ne coda dal punto di vista tecnico. Per non parlare degli errori.
Oggi sono stati dichiarati i partenti per la tris del caffè di lunedì 23 ad Albenga, che in base all’articolo 1 dell’attuale Regolamento tris deve essere segnalata nel libretto programma con la dicitura “eventuale seconda Tris”.
Il libretto programma di Alberga, invece, non riporta per nessuna delle corse in programma il 23 questa specifica e i numeri estratti dall’Ufficio sorteggi Unire non indicano quale corsa di Albenga sia indicata come seconda tris. Il bello è che non si tratta della prima volta: è successo anche il 12 aprile sempre ad Albenga e sempre per la tris del caffè.
E cosa dire della tris straordinaria di Milano galoppo di domenica, che è stata abbinata a una corsa con soli 13 partenti, dei quali 6 debuttanti, 3 con una sola prestazione, 3 con due sole prestazioni.
Una mano di roulette sarebbe stata la stessa cosa. Senza contare che sabato la tris si corre sempre a Milano, sempre al galoppo.
Complimenti a tutti e avanti di questo passo.
I componenti le giurie a tutto sembrano pensare fuorché ad applicare correttamente il regolamento delle corse, risolvere il fenomeno della difformità di giudizio, assumersi le dovute responsabilità e collaborare con le altre componenti per ristrutturare il settore.
Recentemente, a Firenze, i funzionari del trotto avrebbero pensato bene di dividersi incarichi e prebende, decidendo autonomamente chi deve essere nominato di più, chi meno. Un tentativo carbonaro di ripartirsi (per il solo mese di maggio) circa 500 mila euro. E paradossalmente radio-giuria ha reso noti tutti gli incarichi, prima che il segretario generale li determini, specificando (i commenti sono superflui) che la lista "segreta" era stata portata a palazzo.
Dimenticandosi (come in passato) che l’art. 78 del Regolamento per le corse al trotto individua nell’UNIRE, e solo nell’UNIRE, il soggetto cui è demandato il compito, il potere – dovere di nomina, senza quindi possibilità di interferenze di altri.
L’Intercategoriale non tollererà più gli esborsi superflui di denaro rappresentati dall’attuale sistema delle nomine, che deve tenere conto dei relativi criteri (delibera 64 del 27.6.03) e del Regolamento di gestione degli addetti al controllo (in particolare art. 4 sulla turnazione e sugli incarichi a livello regionale) e ha chiesto un incontro al nuovo Segretario Generale per un immediato chiarimento, anche per decidere eventuale iniziative da assumere al riguardo.
Bisogna voltare pagina.
G.R.