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Unagt : Tg Comitato 26.3.07: Lo Sportsman, coerenza questa sconosciuta
Inviato da unagt il 26/3/2007 23:59:00 (1032 letture)

Ennesima (scandalosa) denuncia della politica di Panzironi appoggiata con entusiasmo fino all'arrivo di Melzi. L'ippica muore, gli ippici cantano e ballano. A Padova dichiarato partente un cavallo morto. Continua la risoluzione farsa del segretario.

                             



La parola coerenza sembra non far parte del vocabolario di gran parte dei giornalisti de Lo Sportsman.
Basta leggere l'articolo uscito in prima pagina oggi (lunedì), nel quale diventa male tutto ciò che fino a qualche mese fa era il bene assoluto. Marco Trentini, che ha comunque appoggiato come vicedirettore responsabile, tutte le veline di Panzironi, oltre a non ricordare il passato si permette anche di attaccare le categorie ippiche, accusandole di immobilismo durante quella che ora è diventato un incubo, ma che allora era il paradiso.
Caro Trentini, gran parte delle categorie ippiche (e l’Unagt tra queste)  hanno incassato e  reagito, con tutti i mezzi consentiti e sopportato sulla loro pelle l’indifferenza di una gestione Unire basata sulla supponenza e falsa informazione, soprattutto del suo giornale. Aiutata dai soliti personaggi legati più o meno a poteri forti e dall’unico quotidiano ippico, Lo Sportsman appunto, legato anch’esso a qualche potere forte e che spesso e volentieri non ha pubblicato (o omesso) colpevolmente la verità dei fatti. Basti pensare a tutte le rassicuranti interviste di Panzironi, pubblicate senza mai verificarne il contenuto. O alle nuove scommesse che dovevano rilanciare l’ippica e invece l’hanno definitivamente affossata. O agli editoriali di Luigi Colombo, che sembrava vivere su Marte.
Lo Sportsman farebbe bene a pubblicare solo partenti e risultati, ad aspettare le veline dell’Unire sono capaci tutti. Tagliare corse dalla mattina alla sera, senza una pianificazione, equivale a eliminare la fame nel mondo uccidendo gli affamati. Melzi conosceva benissimo, quando ha accettato la nomina a commissario, la situazione di estrema difficoltà economica e di divisione del comparto.
E  con i soliti bei discorsi, a cui non fanno seguito i fatti non  si va molto avanti.
Se Melzi  vuole (ce lo auguriamo) continuare a fare il commissario, che eserciti le sue funzioni, si assuma le sue responsabilità. Il consenso è conseguente alle azioni, non alle parole. La sua unica preoccupazione in 5 mesi di incarico è stata quella di cercare un accordo tra tutte le componenti, di farle parlare tanto per parlare e non di avviare un percorso di ristrutturazione. Lo stesso errore che ha commesso durante il suo primo mandato. E ha finito, come allora, per mettersi contro tutti gli operatori. 
La vera sfida è convincere tutti a lavorare per l’interesse comune, ad accettare dei sacrifici a fronte di certezze.
E questo passaggio, che comporta inevitabilmente critiche (previste e prevedibili), soprattutto da settori privilegiati, rappresenta l’unica strada percorribile, attraverso un cambio di mentalità, prese di posizioni coraggiose e un ricambio generazionale, con persone che finalmente dovranno leggere una pagina di un giornale e interessarsi di quello che avviene intorno a loro.  O Melzi gode dell’appoggio di Paolo De Castro (corresponsabile dello sfacelo del settore) e affronta i problemi o è preferibile che rimetta il suo incarico.
Un uomo del suo livello non può coprirsi di ridicolo e noi non possiamo permetterci di perdere altro tempo.

L'ippica dunque continua a galoppare vero il baratro.
Con il calendario di aprile pubblicato solo per i primi 10 giorni, con le scommesse in calo (- 3,83), con una proposta di montepremi di 175,384 milioni di euro contro i 250,162 del 2006, con un doping non certificato, parte delle categorie ippiche continuano a fingere che tutto vada bene.
Cantano e ballano, sull'orlo del precipizio.

L'ultimo caso testimonia a che punto siamo arrivati.
Il cavallo Amico Gb sarebbe stato dato partente alla 7 corsa di Padova “Premio Appalosa”, anche se morto. Il sig. Carlo Isella, che amministra, per delega, i cavalli della scuderia Cafr, ha sottoscritto una dichiarazione, in cui afferma che il cavallo è stato venduto ieri (domenica), dopo la dichiarazione dei partenti. L’avvenimento è sottoposto ad indagine da parte della polizia giudiziaria e la giuria (Presidente Luciano Romagnoli) lo ha segnalato alla Procura disciplinare e consegnato la propria esposizione dei fatti  e quella dell’Isella ai carabinieri. Infatti, secondo voci di corridoio, la morte risalirebbe a più di una settimana fa, in seguito ad un incidente avvenuto nel centro di allenamento di  Frasanelle. 
Amico Gb oggi era in rapporto di scuderia con il numero 4 Cerreto As e domani risulta partente a Trieste, sempre con il numero 1, nella 7 corsa “ Premio Camerette”.

Ennesima fumata nera sul fronte “Panzironi”. Nel pomeriggio ( in mattinata era regolarmente presente all’Unire) il segretario doveva recarsi al Mipaf, per controfirmare la risoluzione consensuale del suo rapporto con l’Unire.
Al Mipaf Panzironi, intorno alle 18.00, è andato, ma, come prevedibile, non ha firmato nessun atto.
Tutto al più una chiacchierata con l’amico Giuseppe Ambrosio.

G.R.

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