Martedì 27 incontro sul futuro dell’ippica tra commissario e ministro.
Il comunicato dell'Intercategoriale.

Siamo al capolinea.
Guido Melzi ha consegnato a Paolo De Castro una lettera con cui ringrazia per l’incarico di prestigio conferitogli, affermando, però, che non accetterà un nuovo mandato. Un gesto che gli fa onore. Con tre bilanci (tra cui il preventivo 2007) da firmare e senza garanzie, è bene che il ministro si assuma le sue responsabilità. Martedì 27 incontro tra i due al ministero per verificare se ci sono i presupposti per proseguire il rapporto. L’Unire di De Castro è identica a quella di Alemanno, se non peggio. Due ministri “gemelli” come li ha definiti Panorama (clicca qui).
Intanto l’Ente è completamente fermo, Panzironi non firma il calendario di aprile per mancanza, a suo dire, di disponibilità finanziaria e l’ufficio preposto ha l’ordine di non estrarre i numeri. Il tutto a spese di proprietari, allenatori e guidatori, che non possono programmare il proprio materiale.
L’ultimo sgarbo di un personaggio tanto incompetente quanto supponente.
Ecco il comunicato diffuso oggi dell’Intercategoriale (Upt, Fipt, Unagt, Assogaloppo).
“Coloro che hanno creduto nella rifondazione e nella svolta epocale dell’ippica si ricredano: trovano conferma le insistenti voci circa la formalizzata volontà del Commissario di non accettare il rinnovo dell’incarico, impossibilitato, perché privo (o privato) degli opportuni strumenti, di dare corpo ai programmi di risanamento tecnico, economico, commerciale, finanziario, in una ottica progettuale manageriale.
Pensare di accettare un nuovo mandato senza garanzie sarebbe una follia per tutti.
Panzironi è ancora al timone dell’Unire, non ha firmato la risoluzione consensuale, la vertenza - farsa continua, malgrado una gestione che chiamare fallimentare e clientelare è un eufemismo, malgrado un doping non certificato (a tutt’oggi immodificato), malgrado il disavanzo patrimoniale di centinaia di milioni dei suoi bilanci, malgrado il rinvio a giudizio per i delitti di falso e abuso d’ufficio, malgrado l’avvio di un procedimento disciplinare per il licenziamento, malgrado le rassicuranti dichiarazioni di un ministro: ”Situazione sbloccata, ora tutti al lavoro”.
Mancano 58 milioni per pareggiare i bilanci. 18 milioni relativi al 2006 e ulteriori 40 per mantenere il montepremi 2007 a euro 220 milioni (- 12,98% rispetto al 2006) come promesso, contro i 175,384 (-29,98%) proposti da Panzironi nella bozza del bilancio di previsione 2007.
Doping, segnale TV, progetti di un nuovo prodotto per nuove scommesse, trasparenza, economia senza sprechi inutili: tutto è fermo, al palo di partenza. Tre bilanci da firmare (previsione 2007, consuntivo 2005, consuntivo 2006), regime provvisorio, scommesse in calo (-3,83%), premi non pagati, transazione canoni TV, maggiori (e misteriosi) introiti per gli ippodromi, calendario mensile (aprile addirittura non pubblicato: “per mancanza di copertura finanziaria”, la versione) e chi più ne ha più ne metta.
Che fulgido esempio di quella discontinuità rispetto ad un passato oscuro e torbido, che avrebbe dovuto costituire il segno di incidenza della evoluzione del pianeta ippica!
Le parole sono inutili, e poi sono anche finite.
Non resta che complimentarsi con l’On. Sig. Ministro delle Politiche Agricole.”
G.R.