Il ragioniere fa i capricci, ma poi firma la risoluzione consensuale del suo contratto. Il comunicato dell’Intercategoriale.

Franco Panzironi
Ha fatto ancora qualche capriccio, rischiando di far saltare ancora un volta l’accordo.
Ma alla fine Franco Panzironi, nel tardo pomeriggio, ha firmato, accettando la risoluzione consensuale del suo contratto, senza pretese al di fuori dei soldi pattuiti e dovuti per legge. Ora è l’ex segretario generale dell’Unire, al cento per cento.
E’ solo un brutto ricordo, che ci lascia un cumulo di macerie, dalle quali dovremo avere il coraggio di risorgere.
Franco Panzironi rappresenta il modo in cui l’ippica non dovrà lavorare e ci farebbe piacere che lo capissero anche quanti lo ricorderanno con nostalgia e quanti (vedi Ernesto Cazzaniga, Franco Fabbri e tutti gli amici del bar dello sport) lo fanno quasi passare per vittima, indicandolo come un povero capro espiatorio.
I poveretti invece sono le migliaia di persone che sono state vessate e prese in giro da questo personaggio, tanto incompetente quanto supponente.
Guido Melzi alla fine è andato nella direzione giusta, rendendosi conto di non poter convivere con uno spettro simile.
Ecco il comunicato diffuso dall’Intercategoriale (Upt, Fipt, Unagt, Assogaloppo)
“Apprendiamo che Panzironi ha risolto consensualmente il suo contratto di lavoro con l’Unire.
Un atto dovuto e compiuto forse troppo tardi. Va dato comunque merito al commissario di avere tirato diritto nell’interesse dell’ippica, assumendosi ogni responsabilità e facendosi carico di una situazione disastrata. E’ ora di rimboccarsi le maniche e cercare, senza ostacoli, un rilancio dell’ ippica, comprendendo l’esigenza dei sacrifici, ma nell’ambito di un programma tale da riportare il settore a livelli dignitosi.
La via d’uscita è il lavoro di tutti, un vero gioco di squadra, tutti sullo stesso piano, tutti assieme, accanto all’Unire, come mai è accaduto in passato”.
G.R.