Panzironi ancora in sella. Scommesse in retromarcia. Tonfo del titolo Snai.

Ancora fumata nera sul licenziamento – farsa di Franco Panzironi. Melzi stasera è andato al ministero, dopo che da ieri pomeriggio aspetta invano un segnale dallo studio legale Lipani (tra l’altro, incompatibile nel ruolo, in quanto assiste anche l’Unire in altre questioni), a cui si è rivolto il segretario generale per la formulazione della scrittura privata alla base del recesso consensuale del suo rapporto di lavoro.
E’ incredibile, quasi surreale, quello a cui stiamo assistendo. Franco Panzironi, a quasi sei mesi dall’insediamento di Guido Melzi, pur nell’accertata responsabilità dello sfascio economico e tecnico dell’Unire (certificata da una relazione ministeriale), raggiunto da rinvio a giudizio per irregolarità nella pubblica amministrazione, è ancora al suo posto. Sembra impossibile, ma è la realtà, sostenuta dall’inerzia di un ministro che alle parole non fa seguire i fatti e da un commissario perbene, ma sempre più distante dai problemi e dalla gente dell’ippica.
Melzi deve definire la sua posizione, o licenzia Panzironi o con noi in piazza. Altrimenti le colpe di Panzironi saranno le sue colpe.

Mentre l’ippica perde tempo prezioso, le scommesse continuano a scendere, tanto che il prelievo 2007 potrebbe passare dai 422 milioni incassati nel 2006 ai 411 del 2007. Il che rischierebbe di comportare un’ulteriore diminuzione del montepremi. Il movimento globale delle scommesse nei mesi di gennaio-febbraio è sceso del 2,81%  rispetto al 2006 (480,896 milioni di euro contro i 494,803 del 2007), per un minor prelievo di 1,778 milioni , pari a un decremento del 2,48%.

Ennesima giornata nera per Snai in borsa. Il titolo oggi (giovedì) è sceso a 6,29 euro, una flessione pari a un meno 3,89%, dopo i - 6,66% di martedì e - 3,66% di mercoledì, per un calo totale, nell’ultima settimana, dell’11%.

G.R.