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Unagt : Tg Comitato 14.2.07: Aversa blindato, partenti dichiarati forse nella giornata
Inviato da unagt il 14/2/2007 22:59:51 (886 letture)

Domani, giovedì, incontro all’Unire. E intanto Panzironi è sempre malato e sempre segretario.



Domani l’incontro a Roma tra vertici Unire, Categorie e Saita, società di gestione dell’ippodromo di Aversa.
Lo scopo, dopo che le categorie hanno sospeso i partenti a tempi indeterminato, è quello di verificare se sussistono le possibilità per la ripresa dell’attività, interrotta dal 3 febbraio in seguito all’annullamento del convegno, dopo la disputa della prima corsa. L’annullamento fu provocato anche dalle denunce di V. P. Dell’Annunziata e di Marco Basile, che erano stati minacciati, prima ad Agnano e poi all’ingresso delle scuderie dell’ippodromo di Aversa da un personaggio robusto, sull’1,80 di altezza, che ricordava loro di non correre e di farsi sostituire.

Una situazione ormai insopportabile e fonti attendibili riferiscono che Guido Melzi, dopo il primo incontro senza esito,  abbia questa volta predisposto in collaborazione con il gruppo carabinieri del Mipaf  un piano a tolleranza zero, che consenta almeno in teoria il regolare svolgimento delle corse al Cirigliano.
Il piano potrebbe prevedere il posticipo dei partenti al mattino della stessa giornata di corse per togliere ai malintenzionati il tempo di predisporre le loro manovre illecite. Un male necessario. Previsti inoltre controlli severissimi agli ingressi (in entratati e in uscita), divieto di uso dei cellulari, più il recinto di isolamento dei cavalli partenti, che dovranno essere presenti all’ippodromo un’ora prima della corsa. E sembra che i controlli verranno estesi anche ad aree fuori dell’ippodromi, centri di allenamento e ad Agnano. 
Almeno c’è la volontà di provarci, mentre ai tempi di Panzironi tutto andava bene, bastava che si scommettesse.

A proposito di Panzironi, il ragioniere è ancora influenzato con termometro in bocca, borsa del ghiaccio in testa, cuffietta e sciarpa. Ma siamo pronti a scommettere che la prossima mossa sarà un’ulteriore lunga malattia per esaurimento nervoso.
Il problema non sembra la buonuscita (indecoroso! Più di 300 mila euro tra ferie non godute, contributi, preavviso e trattamento di fine rapporto e fondo dirigenti), ma politico. Panzironi approfittando dell’indecisione di ministro e commissario, da buon furbacchione, cerca di portarla alla lunga e, grazie ai suoi appoggi, di rimanere al suo posto.  

E magari mentre ministro e commissario aspetteranno la sua guarigione, riuscirà a trovare il modo per rimanere a galla.
   



G.R.

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