I disastri della politica. La favola di Melzi e dei minimi garantiti. Un lettore scrive.

La politica sta ammazzando l’ippica e, soprattutto, ne sta incredibilmente prolungando l’agonia.
Il Governo di centro – sinistra, rappresentato all’agricoltura dal ministro De Castro, avrebbe dovuto cacciare Franco Panzironi almeno subito dopo la nomina di Guido Melzi a commissario Unire. Invece siamo ancora qui ad assistere ad un pietoso tira e molla sul destino del personaggio che ha nuociuto all’ippica come nessun altro in passato.
E tutto questo perché alla politica non importa nulla della legalità. Contano solo i rapporti, le alleanze, le amicizie.
Forse Panzironi ha ottenuto altri 10 giorni di tempo per difendersi in base a qualcosa del genere .
E la storiella che il ministro dovrebbe trovargli un altro posto di lavoro, come premio per tutto quanto di buono ha fatto per l’ippica? Ma se proprio doveva farlo, perché il ministro ha atteso così tanto tempo?Risposta impossibile, ma intanto l’Unire continua ad essere in regime provvisorio, con limitazioni economiche e tecniche enormi e prospettive catastrofiche.
Noi in fondo ci crediamo ancora, soprattutto dopo il fondamentale passo di Guido Melzi, che ha “licenziato” Panzironi.
Ma fino a quando il ragioniere non sarà andato a distruggere qualcos’altro non avremo pace, a costo di andare sotto al ministero con i cavalli.
Riceviamo dal signor Daniele Iannone e pubblichiamo
"La posizione di Panzironi é indifendibile, ma purtroppo anche quella di Melzi é decisamente precaria. Melzi é infatti il primo responsabile del disastro Unire, avendo messo nel bilancio Unire i minimi garantiti delle agenzie ippiche che si sono poi resi in gran parte inesigibili. Da lì discendono i guai dell'Unire, perpetuati in modo tragico da Panzironi. Melzi, inoltre, ha tuttora un conflitto di interessi pesantissimo che prima o poi esploderà .... Sembra anzi che alla difesa di Panzironi stiano lavorando i legali di Snai che non mancheranno di sparare a zero sugli errori passati e sul conflitto di interessi di Melzi. Purtroppo la nomina di Melzi é stato un clamoroso errore e ora sarà l'ippica a pagare ancora!!!!!"
I minimi garantiti (pubblicati in Gazzetta Ufficiale) dovevano essere inseriti nei bilanci preventivi 2000 e successivi ai sensi dell’art.12 del Dpr 169/98 (clicca qui) e dell’art. 5 del D.lvo 20.04.1999, per i quali vengono di concerto stabilite dai Ministeri competenti , “le quote di prelievo sull’introito lordo delle scommesse sulle corse dei cavalli, da destinare all’Unire, al fine di garantire l’espletamento dei suoi compiti istituzionali, il montepremi ed il finanziamento delle provvidenze all’allevamento”.
L’Unire in questo contesto destina annualmente quote adeguate dei proventi, al netto delle spese per così dire di produzione, al perseguimento delle proprie finalità.
Melzi ha firmato solo i bilanci consuntivo 1999 e preventivo 2000 e la riforma del 1999 per buona o cattiva che fosse, era legge e come tale da rispettare.
Per incassare, come ha scritto anche La Gazzetta dello Sport del 25.09.06, rispondendo all’ex ministro Alemanno, “Per incassare le centinaia di milioni, garantiti dalle agenzie ippiche che li avevano offerti per vincere il bando, l’Unire avrebbe dovuto sensibilizzare le Finanze a attivasi verso le agenzie storiche (320, alle quali se ne aggiunsero 670 con il bando del 1999) di sua competenza. Alemanno è rimasto in carica dall’11 giugno 2001 al 17 maggio 2006. Il primo bilancio di verifica sul pagamento dei minimi è quello consuntivo del 2000, approvato il 6 giugno 2001 e ratificato il 17 marzo 2002 dalla gestione Alemanno. Inoltre i bilanci Unire 1999, 2000 e 2001 (anno in cui non si registrano interventi significativi del ministro) presentano avanzi patrimoniali (44,5,103,4 e 41 milioni).
Nel consuntivo 2002, predisposto da Panzironi (clicca qui) e deliberato il 7 ottobre 2003 si passa a un disavanzo di 77,2 milioni fino ad arrivare ai 129 ipotizzati nel 2005 e ai 240 nel 2006”.
Per quanto riguarda la seconda parte della lettera, non ci risulta che, ai sensi del D. lvo 449/99, Melzi abbia incompatibilità, ma non ci stupirebbe certo che Snai stia mettendo a disposizione le proprie risorse a Panzironi, che come ultimo regalo ha tentato di scontare alle agenzie ippiche 89 milioni per canoni Tv non pagati.
G.R.