Il presidente dei proprietari galoppo nuovo re dei trasformisti. Su Lo Sportsman si indigna per gli stessi motivi per cui prima faceva salti di gioia.


Franco Panzironi e Paolo Zambelli
Ricordate cari lettori, i bei tempi di Panzironi e Masini in versione prestigiatori con il pallottoliere truccato. Il montepremi calava e loro dicevano che tutto era a posto. Lo diceva anche il loro fedelissimo alleato Paolo Zimbelli, presidente dei proprietari del galoppo. E molto chiaramente come ebbe occasione di dichiarare a Lo Sportsman il 7 aprile 2004 (clicca qui) : “ Se devo dire quello che vorrei che il nuovo governo facesse per l’ippica dico: semplicemente niente…Perché in questo momento la situazione economica dell’Ente è in deciso miglioramento…”.
Ma non solo, visto che le cose andavano benissimo il 27 luglio 2006 (clicca qui) l’avvocato Zambelli, firmata assieme a Loreto Lucani (associazione allevatori di galoppo) e Giuseppe Botti (allenatori) e ai presidenti delle associazioni dei fantini, firmava una lettera indirizzata al Ministro De Castro, in cui i firmatari ritenevano che il percorso avviato con l’Unire “ ha consentito di raggiungere determinanti risultati quali il risanamento economico dell’Ente, la stabilizzazione del montepremi...”.
Su Lo Sportsman di oggi (lunedì), la stessa persona ha invece dichiarato: “Non siamo più disposti ad accettare tagli che derivano da errori di valutazioni di altri” .
Con la parola “altri” l’avvocato Zambelli di fatto si accusa di tutti quegli errori che fino a pochi mesi fa erano un trionfo. Questo finto stupore nel constatare che la crisi esiste, è in realtà una chiara strumentalizzazione politica da parte un personaggio schierato ad ogni costo, che preferisce fare una brutta figura piuttosto che ammettere una sconfitta politica e morale.
Da un avvocato del suo calibro, ci saremmo attesi delle dimissioni, ma evidentemente questo atteggiamento di grande responsabilità non fa parte del repertorio di questi signori.
Cazzaniga ha dovuto perdere due elezioni, Panzironi incassare una delibera commissariale di avvio di revoca del proprio mandato e siamo pronti a scommettere che anche Zambelli toglierà il disturbo solo se costretto a farlo. Caro avvocato, il disavanzo patrimoniale supera i 240 milioni e il fabbisogno finanziario è di circa 70 milioni.
Hanno preso corpo quando lei era dalla parte dei vincitori.
Se non fosse per gli amici di Assogaloppo, con simili leader ci saremmo già battuti (ma è un percorso obbligatorio) per le casse separate, il trotto produce molto più del galoppo e quest’ultimo è stato penalizzato molto meno dalla diminuzione del montepremi.
G.R.