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Unagt : Tg Comitato 9.1.07: scommesse in Francia, nel 2006 8,1 miliardi
Inviato da unagt il 9/1/2007 23:17:10 (757 letture)

Un modello da imitare, con corse spettacolari e scommesse in grado di attirare l’interesse di tutti. Cazzaniga ha la memoria corta. Dibattito sulla tris, alla prossima settimana.

                       



Nel 2006 il PMU francese ha raccolto scommesse per 8,1 miliardi di euro (clicca  qui) con una crescita dell’1,2% rispetto ad un 2005 positivo e non disastroso come quello italiano, rispetto al quale le nostre scommesse (2,8 miliardi) lo scorso anno sono cresciute del 4,61%.

La struttura francese è molto diversa dalla nostra, ma per quanto possibile sarebbe da imitare almeno nello slancio con cui vengono ideate, promosse e gestite le nuove scommesse.
E’ il caso della novità Multì (una scommessa consolatoria piuttosto facile che costa poco e dà vincite piuttosto medio basse) che da solo ha raccolto 734 milioni di euro, quasi 7 volte in più rispetto ai nostri quartè e quintè (insieme hanno raccolto nel 2006  un volume di gioco pari a 106,873 milioni di euro)  che, secondo molti, ai tempi di Panzironi volavano.
Abbiamo molta strada da fare, cerchiamo di imboccare quella giusta, altrimenti saranno guai.


Abbiamo deciso di cambiare strategia nel commentare gli articoli di Tino Cazzaniga (e del suo compare Gianfranco Fabbri) sulla pagina de Il Giornale sponsorizzata da Snai. Sono talmente comici da meritare risposte molto serie. Tino questa volta diventa ironico, prendendoci in giro per non aver effettuato l’annunciata manifestazione contro De Castro.
Non siamo scesi in piazza il 5 gennaio perché abbiamo trovato positivo l’intervento di De Castro, in particolare quando ha affermato che ci saremo rivisti a gennaio e che è disposto a sostenerci se condivideremo con  Melzi un piano per uscire dall’assistenzialismo, avviando un percorso all’insegna dell’autonomia.
E Melzi ci ha illustrato un buon piano.
La manifestazione in ogni caso, caro Tino, sarebbe stata a sostegno di Melzi,  per sollecitare il cambio del Segretario  Generale che non ha centrato nemmeno uno dei compiti che gli assegna lo statuto e che prevede il suo principesco contratto di 300 mila euro annui. Dal rientro dei minimi garantiti al pareggio di bilancio, alla riscossione dei quote di prelievo ai risultati negativi dell’attività amministrativa e della gestione.
E ci sorprende caro Tino, vista la tua accertata onestà intellettuale, di non averti mai sentito parlare di crisi, di montepremi che calava quando il ragionier Panzironi imperava e tagliava corse e montepremi. Anzi, l’appoggio era totale, compreso l’entusiasmo per l’andamento delle nuove scommesse.
Infatti, le scommesse andavano così bene che il segretario, scrivendo in ottobre all’ex commissario Abate comunicava che il fabbisogno finanziario dell’Ente poteva essere quantificato in un importo pari a circa 34 milioni di euro. Pertanto, anche in considerazione che l’Unire aveva utilizzato gran parte del fondo di riserva per spese impreviste e non essendo state registrate a quella data economie rilevanti, per “garantire il mantenimento del livello di spesa corrente”, consigliava  di sostituiread una parte di corse nazionali quelle estere, maggiormente redditizie in virtù di minori entrate per l’Unire”.
Ma di tutto questo il caro Tino non ricorda nulla, al bar dello sport la memoria gli si è annebbiata.


Il dibattitoseconda tris , seconda tris no” si sta ampliando. In questi giorni stiamo ricevendo molte e mail a proposito. Appuntamento alla prossima settimana per risposte e commenti.

G.R.

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