Sono gli unici a subire i tagli e non vedono una vera volontà di cambiamento. Assemblee a Bologna e Napoli. Contratto di lavoro e fondo artieri, se ne parla domani all’Unire.
Ieri (sabato) una riunione a Bologna, martedì un altro incontro a Napoli, per serrare le fila e decidere eventuali azioni di protesta. I proprietari e gli allenatori del trotto ( e parte di quelli del galoppo) hanno riflettuto molto e infine deciso di respingere l’eventualità di un ulteriore calo del 18% del montepremi del 2007, che dovrebbe passare dai 250 milioni del 2006 ai 211 del 2007.
C’è puzza di bruciato, molto forte. E stanno ritornando in giro delle facce che non vanno bene, amici degli amici legati all’Unire che ci ha mandati in rovina, persone abilissime nello strumentalizzare ogni situazione a proprio vantaggio, come amici del principe degli ex Tino Cazzaniga, che ha avallato un calo del montepremi 2005 del 16% dopo aver blindato le provvidenze della sua associazione, senza preoccuparsi minimamente del destino altrui e senza rendersi conto che stava favorendo la politica di smantellamento dell’ippica per favorire gli interessi delle sole agenzie ippiche.
E intanto la tanto decantata volontà di cambiamento non si vede all’Unire. C’è un nuovo commissario, che, nonostante le sue buone intenzioni, non potrà cambiare nulla con la vecchia nomenklatura al potere e nemmeno tagliare gli sprechi di cui quest’ultima è stata responsabile.
La vera volontà di cambiamento non esiste e proprietari e allenatori non possono accettare un altro pesante taglio dei premi, non sono queste le premesse di quel percorso comune basato sull’invarianza del montepremi, che, come al solito, rischia invece di trasformarsi in un massacro per le sole categorie, a vantaggio dei soliti noti.
Domani (lunedì) all’Unire incontro fra i rappresentanti sindacali degli artieri e quelli di Unagt, Anagt. per il rinnovo del contratto di lavoro, nell’ambito del quale è necessario modificare la disciplina dello statuto del Fondo per il sostegno degli artieri, allo scopo di includere tutti i lavoratori con rapporto di lavoro subordinato, nonché a stabilizzare i relativi contributi.
G.R.
