Continuano a mancare garanzie reali sulle strategie della nuova Unire, senza le quali UPT e FIPT non sono disponibili a subire tagli al montepremi. Conti sempre più in rosso. Sparisce il concorso totip. Sisal rischia di perdere il Superenalotto e il titolo Snai crolla.

C’è puzza di bruciato intorno all’Unire e ai suoi vertici nuovi e a quelli vecchi che purtroppo sembrano dover andare via solo a parole. E per questo motivo i proprietari del trotto (UPT e FIPT) scendono in campo con le dichiarazioni dei loro leader, preoccupati sulla reale portata della riforma annunciata qualche giorno fa da Guido Melzi e in un primo tempo appoggiata (non senza qualche riserva) malgrado un devastante taglio (previsto) del montepremi del 18%, che rischia di rimanere l’unica certezza dal ministro De Castro, che dopo aver promesso mari e monti è sparito dalla circolazione, senza mai incontrare le categorie che avevano salutato favorevolmente il suo arrivo.
Deciso a dare battaglia e a difendere il ruolo dei proprietari Francesco Gragnaniello: “ Il Ministro De Castro aveva promesso una squadra nuova e un nuovo segretario – La Gazzetta dello Sport del 4.10.06 - e invece niente è cambiato. Dopo anni di politica devastante dell’Unire targata Alemanno- Panzironi ci aspettavamo un tempestivo ed inequivocabile mutamento di rotta. Al momento non è giunto alcun segnale di svolta. La crisi continua ad investire la politica dell’Unire dal punto di vista tecnico – economico ed amministrativo e tutti i responsabili di questo disastro sono ancora al loro posto.
E questo, vista la situazione in cui si trova il settore, non ce lo possiamo permettere.
E il ministro De Castro sembra non avere nessuna considerazione delle categorie. Non si è nemmeno degnato di rispondere alle nostre ripetute richieste di convocazione. L’unico suo intervento si è avuto nel corso dell’ennesimo, inutile talk show di Bruno Vespa, a nostre spese (costo pari a euro 200 mila) e al quale non siamo stati invitati. Altro che ristrutturazione, l’Unire di De Castro è uguale, se non peggio, a quella di Alemanno. Persegue la medesima politica di tagliare corse, cavalli e proprietari.
In queste condizioni non è possibile accettare una riduzione di un solo euro del montepremi.
Melzi e De Castro per ora sono solo parole, come lo sono stati Alemanno e Panzironi.
I proprietari non hanno nessuna intenzione di farsi fregare ancora e sapranno gridare con forza la loro rabbia”.
Non è da meno Marcello Rinaldi, che tiene a ribadire come l’Unire in questi anni abbia penalizzato il centro - motore dell’ippica, i proprietari.
“C’è molta preoccupazione nella categoria (i proprietari), che è chiamata ai sacrifici maggiori, ma che inizia a non vedere più la contropartita politica e strategica adeguata per accettare. E’ necessario riequilibrare - le parole del Presidente Fipt - la scala delle uscite di bilancio, ora ingiustamente a favore di altre categorie produttive.
I premi al traguardo non si toccano.
Fipt, Upt e Unagt scenderanno in piazza per difendere il montepremi e manifestare tutto il loro dissenso contro un Ministro che ha tradito le speranze di chi credeva nel risanamento e nel rilancio attraverso una concreta e drastica svolta con i vecchi schemi e con i responsabili dell’attuale stato fallimentare dell’Unire ”
Fine mese, tempo di numeri e bilanci sempre più in rosso.
Al 30 novembre, i prelievi da tutte i tipi di scommesse risultano scostarsi notevolmente rispetto ai dati di bilancio che ipotizzavano entrate per un totale 450,070 milioni di euro, contro i 421,467 milioni (407,597 di prelievo più 13,870 comprensivi di civanzi, scommesse a quota fissa, multipli e totip) al 31 dicembre 2007, se sarà confermato sino a fine anno il prelievo mensile di 33,994 milioni.
Complimenti a chi sosteneva che le nuove scommesse avrebbero rimesso a posto le casse dell’Unire.
Addio vecchio totip. Il Governo ha proposto al Senato un nuovo concorso pronostici sull'ippica ad elevato montepremi e dalla formula di gioco più innovativa che vada a sostituire o temporaneamente affiancare il Totip, a partire dalla metà del 2007, in modo da completare il portafoglio dei giochi ippici e aumentare i contributi a favore dell'Unire.
Il nuovo gioco si avvarrà della distribuzione in 18 mila punti costituiti dalla nuova rete, e potrebbe generare nel 2007 una raccolta di 50 milioni di euro per entrate erariali pari a 10,35 milioni di euro.
Tempi duri per Sisal e Snai. Per la prima ormai pronto (a partire dal 1° luglio 2007) il bando di gara per l’assegnazione della gestione SuperEnalotto e se dovesse perderlo diventerebbe una scatola vuota. Per la seconda, crollo in borsa del titolo. Meno 6,28 ieri (giovedì) e un ulteriore meno 5,37 oggi.
Stanno sbarcando i giganti stranieri del settore giochi e gli affetti iniziano a farsi sentire.
G.R.