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Unagt : Tg Comitato 30.11.06: Melzi e De Castro, l'ora della veritą si avvicina
Inviato da unagt il 30/11/2006 23:23:11 (865 letture)

Melzi ha ufficialmente confermato i disastri di Panzironi e ha l'occasione di mandare via il segretario. Se lui e De Castro non lo faranno, scenderemo in piazza davanti al Ministero.


          



L'ippica sta vivendo forse il momento più importante da quando Guido Melzi è diventato commissario dell'Unire. In questi anni siamo stati riempiti di parole da Panzironi e dai suoi discepoli (Cazzaniga, Meli, Baldi, Masini ecc.) che ci hanno sempre parlato di bilanci a posto, fase di rilancio, mentre invece ci stavano conducendo sull'orlo del baratro, dove, per fortuna, ci siamo fermati.
Guido Melzi, annunciando un calo del montepremi 2007 del 18%, nonostante tutte le economie possibili, ha ufficializzato i disastri perpetrati da chi lo ha preceduto, soprattutto da un signore che sta ancora seduto al suo posto sulla poltrona della segreteria generale. Lo ha detto chiaro e tondo, una mossa importante, che deve essere seguita da quella più attesa e promessa, dallo stesso Melzi e soprattutto dal Ministro De Castro.
Panzironi se ne deve andare.  Il tentativo di risanamento e rilancio del settore, a costo di sacrifici, non è pensabile con un perno che ha provocato danni per centinaia di milioni e che guadagna 300 mila euro all'anno. Avere tra i piedi questo signore e discutere di sacrifici sarebbe una beffa atroce. Dalla presenza o meno di Panzironi potrebbe addirittura dipenderebbe la possibilità di individuare altre risorse per mitigare ancora un po’ i sacrifici a cui saremo chiamati, che necessitano di garanzie e che comunque non possono essere accettati nella misura in cui sono stati proposti.
Impensabile correre con un montepremi a meno 40% rispetto al 2004.

Per questo motivo Melzi e De Castro non possono tirarsi indietro e l'annunciata conferenza stampa  è   un’occasione d'oro per comunicare le fasi progettuali per una ripresa del settore e di chi dovrà portala avanti. 
Le categorie sono pronte da un lato ad appoggiare un reale piano di rilancio, ma sono altrettanto decise a scendere in piazza, davanti a Unire e Ministero (Mipaf), per denunciare le solite promesse non mantenute, la solita mentalità politica completamente indifferente agli interessi della base e sensibile solo agli interessi di piccoli gruppi che nulla hanno a che vedere con noi.
Peraltro, qualsiasi  ristrutturazione è subordinata al contributo politico  che il Mipaf è in grado di dare e in cui la trasparenza è un fattore determinante e nessuna pianificazione potrà essere trasparente in presenza del principale responsabile di questo sfacelo

Piegarsi
adesso, caro Melzi, sarebbe un delitto. Fare retromarcia adesso, caro ministro De Castro, sarebbe un tradimento che non siamo disposti ad accettare in silenzio.

Anzi, urleremo la nostra rabbia con tutta la forza.

G.R.

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