Melzi incontra le categorie e annuncia sacrifici nonostante tutte le economie possibili. Siamo pronti ai sacrifici. Ma se non viene cacciato il segretario, responsabile di tutto ciò, scenderemo in piazza. Aversa, un inferno.
Lo sapevamo e siamo disposti ad accettarlo, ma solo ad una condizione. Panzironi se ne deve andare, come promesso.
Se ne deve andare il principale responsabile dello sfascio dell’ippica, che nel 2007 dovrà subire un taglio del montepremi del 18% che sarebbe stato almeno del doppio se il segretario generale avesse realizzato il progetto di scontare 89 milioni (canoni Tv non pagati) alle agenzie ippiche con un protocollo d’intesa messo a bilancio nel consuntivo 2005.
Oggi pomeriggio a Roma, in un incontro con i rappresentanti dell’Anact, Upt, Fipt, Unagt, Assogaloppo e sindacali dei lavoratori, il commissario dell’Unire ha confermato che quel bilancio così com’è non va bene e che lo sconto alle agenzie non verrà fatto.
Anche per questo e dopo tutte le economie possibili, il montepremi calerà del 18% a causa di un disavanzo finanziario di 65 milioni che verrà in parte (25 milioni) assorbito da economie amministrative e burocratiche, ma gli altri 40 milioni, purtroppo, salteranno fuori dal montepremi (grazie Panzironi).
Questo per rendere il bilancio dell’ippica presentabile e non una massa di irregolarità intollerabili.
Siamo pronti ai sacrifici, perché Melzi intende farli ricadere su tutti.
Fra qualche settimana dirà tutto in conferenza stampa, alla presenza (forse) del Ministro De Castro. In quella sede saremo con il commissario, ma a patto che ci confermi il prossimo licenziamento di Panzironi. Altrimenti scenderemo in Piazza, davanti al Ministero, per chiedere conto di promesse fondamentali non mantenute.
Siamo partiti nella direzione giusta, tornare indietro sarebbe imperdonabile.
Oggi ad Aversa annullata la 3° corsa dalla Giuria. Il Cirigliano è purtroppo alle prese con una situazione esplosiva e i saltuari interventi della giuria testimoniano solo in minima parte ciò che accade intorno alle corse dell’ippodromo campano. Minacce, gente terrorizzata e costretta a scendere a patti poco chiari .
Il menù di Aversa è questo, ma nessuno sembra essersene accorto.
G.R.