Primi passi di un programma comune. Gianfranco Fabbri firma sul "Il Giornale" un appoggio strumentale a Melzi. Nuove agenzie e corners assegnate. Il duopolio Sisal e Snai, è l’inizio della fine.

Domani mercoledì, a Roma, Anact, Upt, Fipt, Unagt, Assogaloppo e i Sindacati dei lavoratori incontreranno Guido Melzi per confrontarsi sul futuro.
Al centro del confronto il montepremi del 2007 che rappresenta il punto fondamentale dell’intero programma e per la cui salvaguardia sarà necessario fare qualsiasi cosa, ad iniziare dalla riscossione dei debiti accumulati in questi anni dalle agenzie ippiche (Snai e Sisal).
Attenta valutazione del bilancio consuntivo 2005 – che contiene lo sconto di 89 milioni alle agenzie su canoni Tv -, avviso di licenziamento a Panzironi, ulteriori tagli degli sprechi, doping attendibile, ripristino del ruolo tecnico dell'Unire e valorizzazione del parametro – lavoro i primi punti irrinunciabili per le categorie.
E anche per il commissario, si spera..
Il grande stratega del trotto, Gianfranco Fabbri, è sceso in campo direttamente, firmando l’articolo sulla pagina sponsorizzata dalle agenzie ippiche dopo essersi sempre nascosto dietro la firma di Tino Cazzaniga, quando si trattava di sparare parole a vanvera.
Fabbri ha perso colpi, e non trova di meglio che appoggiare strumentalmente Guido Melzi, consigliando una serie di punti strategici talmente originali e incisivi (lo scopo sarebbe quello di uscire dalla crisi) che anche Panzironi sarebbe riuscito a individuarli e senza strombazzarli su un quotidiano nazionale.
Poi, così quasi per caso, il buon Gianfranco lancia la vera bomba attraverso un presunto messaggio subliminale, con la delicatezza di un elefante. In sostanza l’ex grande manovratore consiglia Melzi di voltare pagina mettendo una pietra sopra al passato.
E che cosa sarebbe il passato? Non tanto Panzironi, che quindi dovrebbe restare al suo posto, ma dimenticare per sempre le centinaia di milioni di debiti accumulati dalle agenzie ippiche e da Sisal sotto forma di minimi garantiti , quote di prelievo e canoni TV non pagati.
Ecco quello che traspare da questo imbarazzante elaborato, frutto di una mentalità che la nuova ippica dovrebbe seppellire.
Manca solo l’elenco ufficiale con i nomi degli operatori che si sono aggiudicati i nuovi sportelli (agenzie e corner) per la vendita delle scommesse ippiche, ma il quadro è già piuttosto definito e sembra confermare l’inizio della fine del duopolio di Snai e Sisal che ha provocato lo sfascio del settore. Secondo le prime informazioni, infatti, Eurobet e Intralot si sarebbero aggiudicati una fetta molto importante delle 420 (su 500) agenzie assegnate e dei 9500 corner previsti dal bando.
Un mercato con più operatori è di fondamentale importanza per la qualità del prodotto e per le entrate che alimentano il settore e che sono fin qui clamorosamente mancate.
G.R.