Su Il Giornale il principe degli ex tenta di attaccare e invece si smaschera.


E alla fine arrivò la confessione chiara e inequivocabile, anche se mascherata da un’arringa di senso opposto, ma troppo pietosa per essere vera. Tino Cazzaniga lo ammette, è lui il colpevole assieme a Panzironi e a tanti altri personaggi di piccolo cabotaggio, come per esempio il ragionier Ferrara, che in fatto di previsioni di entrate dalle scommesse è un vero disastro (clicca qui).
Nel suo, speriamo ultimo capolavoro giornalistico su Il Giornale, il principe degli ex ha una quantità tale di bava alla bocca da non riuscire più a nascondere la verità. Addirittura imbarazzante la difesa del “sistema” di cui ha fatto parte e che ha provocato lo sfascio del settore che non è testimoniato solo da quelle che lui chiama accuse gratuite, ma nei documenti: nella relazione della commissione ministeriale De Castro e in una nota del Capo Dipartimento Mipaf, Giuseppe Ambrosio, che consiglia a Paolo De Castro tagli immediati al montepremi per l’ultimo bimestre 2006 (clicca qui) e questo non certo perché tutto va bene.
Tutto ciò ci induce a pensare che il caro Tino faccia troppa fatica con la lingua italiana per consultare e capire documenti più volte pubblicati da questo sito, che egli evidentemente segue e cita con assiduità nelle pagine che lui o chi per lui paga profumatamente al Giornale. E allora caro Tino e caro consigliere occulto un po’ stempiato e con gli occhi piccoli e da pesce lesso, certamente se foste rimasti vicini a Terminator, il montepremi del prossimo anno sarebbe crollato di una cifra vicina al 50%, perché Panzironi sarebbe riuscito a scontare 89 milioni (canone tv alle agenzie ippiche).
Melzi, invece, non farà miracoli – all’Unire “basterebbe fare tutto il contrario per presumere di essere vicini allo stato di efficacia”, ha dichiarato al mensile Dai Ippica, riferendosi a Franco Panzironi -, ma se accetterà una strategia di concertazione, gli sarà probabilmente possibile ridurre (almeno in parte, completamente è impossibile) i danni provocati fino a qualche mese fa e dei quali, stranamente, gli articoli de Il Giornale, su una pagina pagata dalle agenzie ippiche, parlano solo con un approccio strumentalmente superficiale, nonostante l’esistenza di documenti e cifre.
E se tutto andrà come deve andare organizzeremo una bella gita al bar dello sport per un aperitivo con Cazzaniga, Panzironi, Ferrara e l’uomo stempiato con gli occhi piccoli e da pesce lesso.
Naturalmente paghiamo noi.
G.R.