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Unagt : Tg Comitato 20.11.06: Melzi, strada obbligata per il rilancio
Inviato da unagt il 20/11/2006 22:08:02 (963 letture)

Il  commissario non può approvare lo scandaloso bilancio consuntivo 2005 predisposto da Panzironi. Poi ci vorrà chiarezza sui sacrifici.


             



Anche se volesse, Guido Melzi non può più attendere. Deve fare chiarezza con se stesso e con il settore, pronunciandosi su due questioni collegate tra di loro. Prima di tutto il bilancio consuntivo 2005, che non può essere firmato perché tra l’altro prevede lo sconto di 89 milioni alle agenzie per i canoni tv e perché contiene tante di quelle inesattezze (usiamo un termine soft) di cui è responsabile solo Terminator Panzironi, che se verrà messo davanti a queste pesanti responsabilità dovrà togliere il disturbo, se esiste ancora un minimo di legalità in questo Paese.
Ecco un elenco di eccezioni che si possono muovere al bilancio consuntivo 2005.

1)      1) Residui attivi perTrasferimenti da parte dello Stato”.  

Quanto indicato nel bilancio consuntivo 2005 e nel bilancio di previsione 2006 non risulta conforme a quanto rilevato dalla Commissione Ministeriale.  In particolare La Commissione Ministeriale rileva che dei 93 milioni di euro di crediti per residui attivi iniziali anno 2006, riportati nel bilancio di previsione, € 68.604.992,76 risultano già incassati dall’Ente in assorbimento dei vari contributi e varie note del Ministero, € 15 milioni si riferiscono ad una mera nota di intendimento del Ministero del gennaio 2005, cui non ha corrisposto alcun impegno di spesa, che pertanto non costituisce un credito per l’Ente. Ulteriori 5 milioni di euro (per dichiarazioni Unire) non riguardano il Mipaf, ma l’Agensud, ente soppresso  (legge 19 dicembre 1992, n.488) in data maggio 1993. E’ evidente la discrasia tra quanto riportato nei bilanci consuntivo 2005 e preventivo 2006 e quanto accertato dalla Commissione Ministeriale;

2)        2) Protocollo d’Intesa Unire- agenzie ippiche : accordo con effetto retroattivo.

In data 21 febbraio 2006, il Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali hanno approvato un decreto (pubblicato su G.U. 8 maggio 2006) recante disposizioni sulla ripartizione del segnale televisivo. A seguito di tale provvedimento l’Unire ha dato esecuzione al Protocollo d’Intesa sottoscritto dall’Ente, Snai e Sagisport del 18 maggio 2004 nonché ad un successivo accordo del 21 giugno 2006, firmato dagli stessi soggetti.Tali accordi dovrebbero portare, da un lato, alla quantificazione dell’ammontare del canone annuo dovuto dai concessionari per l’esercizio delle scommesse ippiche per la fruizione del segnale televisivo per l’anno 2005 e dall’altro alla sistemazione, mediante transazione degli importi dovuti dai concessionari stessi per il quinquennio precedente. Secondo quanto previsto dalla relazione al bilancio consuntivo 2005, l’esecuzione dell’accordo rimane subordinata alla definitiva accettazione del Mipaf, di concerto con il Ministero dell’Economia. Nel bilancio consuntivo 2005, le entrate di competenza, sono state quantificate, in applicazione del principio di prudenza, in 2.626.820,00, mentre la cancellazione dei residui attivi è stata rimandata all’esercizio in cui l’Ente riceverà la suddetta autorizzazione finale. Ora, si può anche convenire sul principio di prudenza, ma resta un’eloquente riserva in ordine alla legittimità di una applicazione retroattiva del DM 21.2.2006.  Significativo, per comprendere la ratio e la filosofia della normativa, è il fatto che l’Unire in vari bilanci ha esposto crediti per canoni TV non riscossi praticamente pari alle somme che aveva già pagato alle società affidatarie del servizio,  attuandosi così il criterio di carattere generale che quanto l’Unire pagava per il servizio TV, tanto doveva riscuotere dai fruitori.

3)       3) Mancata riscossione da parte dell’Ente dei crediti vantati nei confronti dei concessionari alla raccolta delle scommesse.


Altro aspetto da sottolineare nel bilancio consuntivo 2005 è la mancata riscossione dei crediti vantati dall’Ente nei confronti delle agenzie ippiche.

L’ammontare dei residui attivi al 31.12.2005 per minimi garantiti, quote di prelievo e canoni Tv risulta pari a complessivi 271.919.584 . Relativamente ai minimi garantiti 94.254.517 sono da incassare in residue sei rate annuali di pari importo, secondo quanto disposto dalla Legge 200/2003, € 71.472.944 sopra citato verranno stornati per effetto del Protocollo d’Intesa, ed € 97.940.745 sono residui attivi per quote di prelievo non ancora riscossi dall’Ente.

Ed invero, i crediti scaduti  sono proprio gli stessi vantati dall’Ente nei confronti delle agenzie ippiche, la cui esistenza ha determinato una delle due imputazioni contestate al dr. Antonio Matarrese (l’altra è quella relativa all’errata previsione delle entrate da scommesse) nella comunicazione di avvio del procedimento che ha portato al suo allontanamento   per ““perdurante assenza di iniziative specifiche per quanto riguarda le agenzie ippiche così dette storiche, nonostante siano stati attribuiti in via esclusiva all’Unire i compiti relativi alla gestione delle predette concessioni, con particolare riguardo all’adempimento delle obbligazioni con ogni provvedimento amministrativo conseguente, ivi compresi quelli di natura cautelare””. Peraltro tale contestazione appariva anche allora, come ora, sollevabile al Segretario Generale, ai sensi dell’art. 13 punto 5 lettera a) dello Statuto dell’Ente  (è il Segretario che cura i bilanci e i conti, la situazione dei residui attivi e passivi, esercita i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate, ecc.),  nonché per gli obiettivi, i programmi i progetti e le attività che il Segretario è tenuto ad attuare come da preventivi 2005 e 2006;

4)      4) Disavanzo economico 2005.

Da segnalare infine che il bilancio 2005 si chiude con un disavanzo economico di € 17.026.473
;

5)       5) Mancata riconciliazione dei saldi contabili iniziali del bilancio consuntivo 2005.

Gli enti pubblici, debbono periodicamente nella loro attività di controllo procedere alla riconciliazione dei conti, debbono cioè elaborare un prospetto di concordanza tra i saldi contabili dell’Ente ed i saldi rinvenibili in documenti che ne attestino l’ammontare. Classico esempio è quello della riconciliazione bancaria, che consiste nella predisposizione di un prospetto di concordanza  tra il saldo contabile dell’Ente ed il saldo riportato sull’estratto conto della banca.Le eventuali differenze possono essere dovute ai tempi in cui le informazioni divengono disponibili.La voci di riconciliazione risulteranno, a seconda dei casi, dalla scheda di contabilità generale o dall’estratto (ad esempio bancario) del periodo successivo a quello di riconciliazione.Dalla documentazione di supporto al bilancio consuntivo 2005 si rileva che le differenze non sono imputabili ai tempi, ma alla inesatta e irregolare registrazione delle partite contabili .

Poi sarà la volta del montepremi 2007 e noi ci permettiamo di dare un consiglio al commissario. Non illuda la gente, che è pronta a sacrifici in cambio di garanzie e di un trattamento equo per tutti gli operatori. Faccia bene i conti, sia realista, tenti di riformare la tris e le scommesse nuove che possono risollevare il sistema a patto di essere gestite con competenza tecnica e programmatica. Melzi ci dia delle garanzie (bilancio 2005 non firmato, Panzironi a casa, un progetto di ristrutturazione) e poi parli chiaro, anche a costo di essere spietato.
A quel punto toccherà alle categorie mostrare maturità e buon senso.
Se vogliamo salvarci la strada è questa, altrimenti sprofonderemo.

G.R.

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