Ventidue milioni di competenza 2007 per coprire gli ultimi mesi del 2006. E l’anno prossimo? Pagamento premi, l’Unire non ha ancora pagato settembre.

Ci siamo spesso domandati come fosse possibile anticipare soldi di competenza dell’anno 2007 nel 2006, per colmare il disavanzo finanziario di euro 34 milioni dell’Unire che, in teoria, non avrebbe permesso di coprire il montepremi dell’ultimo bimestre del 2006. Le alternative erano e restano due e sono entrambe citate in un appunto del capo Dipartimento Mipaf, Giuseppe Ambrosio, inviato al ministro De Castro.
Il primo appunto si riferisce ad una "rigorosa politica di contenimento dei costi, finalizzata al raggiungimento del pareggio di bilancio, per cui occorrerebbe procedere ad una drastica riduzione del montepremi per l’ultimo bimestre dell'anno ovvero ad una riduzione delle giornate in corse in programma".
Il secondo appunto riguarderebbe invece la corresponsione da parte del Mipaf all’Unire di un’entrata che in realtà dovrebbe essere di competenza dell’anno 2007. Si tratta dell’"utilizzazione del contributo di 22 milioni di euro di cui all’art. 1 comma 2 della legge n. 71 del 29 aprile 2005".
L’anticipazione di tale corresponsione (di competenza del 2007 poiché quello del 2006 è già stato usato) richiede però un artificio contabile. Da qui il contributo al Mipaf inserito in finanziaria e poi da destinare in parte all’Unire, in quanto collegato alla legge 499.
Una manovra difficile da comprendere e digerire e in ogni caso la conferma che il montepremi dell’ippica è come una coperta cortissima, perché quei 22 milioni se usati quest’anno verranno a mancare nel 2007, gravando ulteriormente su una situazione sempre più drammatica.
Lo stato non proprio florido dei conti è confermato dalla lentezza nei pagamenti dei premi. L’Unire non ha ancora corrisposto (ove questo accade direttamente da parte dell’ente) quelli relativi al mese di settembre, mentre i premi pagati attraverso le società di corse sono già stati saldati da un mese.
Panzironi probabilmente è convinto che gli operatori ippici possano campare d’aria e non si pone questi problemi.
Tanto a fine mese il suo bel assegno di circa 25.000 euro non glielo toglie nessuno.
G.R.