Melzi sta iniziando a lavorare e la presenza del segretario generale è inspiegabile e sempre più ingombrante.

Guido Melzi sta iniziando a operare, deve scalare una montagna altissima e per fortuna ha l’intenzione di farlo seguendo una strategia operativa condivisibile. Sacrifici per tutti, ma un vero programma di ristrutturazione. E proprio per questo motivo ormai non si può più tollerare la presenza di Franco Panzironi all’Unire.
Melzi ha manifestato la volontà di cacciarlo, il ministro De Castro (soprattutto lui) ha più volte garantito (alla stampa nazionale, vedi Gazzetta) il suo completo appoggio politico. E’ arrivato il momento di passare ai fatti, perché a questo punto la presenza di Panzironi inizia a diventare sempre più dannosa e ingombrante. Anche per una questione di immagine.
Pensate, cari lettori, ad un Melzi indaffarato nella ricostruzione e a Panzironi bene o male al suo fianco. Quale credibilità potrebbe avere un ente così concepito, che di fatto accetta l’operato di una persona che in pochi anni ha creato un buco di centinaia di milioni? Nessuna.
Anche nel caso in cui il segretario venisse neutralizzato politicamente e operativamente, restando comunque nei quadri dell’Unire e magari facendosi quattro risate in faccia a tutti ad ogni possibile occasione, dall’alto dei 300 mila euro di stipendio all’anno comunque garantiti, magari anche solo per limarsi le unghie.
Meglio che lo faccia al bar dello sport con Tino Cazzaniga.
Serrato arrivo a tre nel G. P. Della Vittoria oggi (domenica) a Bologna. Floss (A. Buzzita ) ha prevalso di misura su El Più Light (P. Romanelli), terzo Fobos (F. Restelli). Tutti accreditati di un identico 1.16.1. Quarto For Kelly Park (Giov. D’Alessandro sr), squalificato il favorito Ergon Jet .
G.R.