Ottimismo per il montepremi di novembre e dicembre, situazione pesante per il 2007, ma tutti insieme possiamo farcela. Il segretario, smascherato, balbetta di fronte ai dati del suo disastro, dopo aver fatto ricorso ad alcuni fedelissimi rimasti nell’Anact.

Oggi a Roma i rappresentanti di Anact, Upt, Fipt, Unagt e Assogaloppo hanno incontrato Guido Melzi e siglato un’intesa morale per un percorso comune che possa portare l’ippica fuori dal tunnel nel quale l’ha infilata Franco Panzironi, anch’egli presente.
Melzi ha manifestato ottimismo sulla possibilità di trovare i 35 milioni necessari per coprire il montepremi di novembre e dicembre 2006. Ma il vero grande problema sarà il 2007 e a tal proposito è stato concordato con il commissario un percorso comune, quella strategia di concertazione che Panzironi ha sempre respinto, indaffarato com’era a fare un buco di centinaia di milioni di euro. Frutto di una politica di soli spot, come ha tenuto a sottolineare anche Melzi.
I sacrifici saranno enormi, probabilmente. Ma ne varrà la pena se tutti avranno coscienza del fatto che alla fine si tornerà a galla, come ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport il neo commissario (clicca qui).
Panzironi è stato messo di fronte al fatto compiuto dai rappresentanti delle Categorie. Accuse pesanti e circostanziate con i bilanci e la relazione della commissione ministeriale.
Terminator non ha saputo far altro che farfugliare frasi senza senso e anche provocatorie.
Siamo certi che al più presto Unire e Ministero risolveranno anche questa pratica, anche perché Panzironi continua a tramare.
In mattinata, una nota di alcuni consiglieri Anact firmata anche da Aimone Bisacchi (silurato alle recenti elezioni, ma ripescato con un colpo di mano da Panzironi che, casualmente, ne sbandierava il contenuto), in cui si intimava ai vertici dell’associazione di partecipare solo a titolo personale.
Evidentemente la difesa del montepremi non interessa più di tanto a questi signori, ansiosi di raggiungere, assieme a Panzironi, Cazzaniga al bar dello sport.
G.R.