Il nuovo leader dell’Unire non ha scelta. Deve dare il ben servito all’uomo responsabile della scriteriata gestione dell’Unire che potrebbe causare una diminuzione del montepremi vicina al 60%.

Oggi Guido Melzi è ufficialmente diventato commissario dell’Unire dopo il via libera della Corte dei Conti. E adesso è arrivato il momento di mettere mano al disastro provocato da un apparato politico che ha avuto in Franco Panzironi il suo braccio armato.
Un articolo pubblicato questa mattina sulla Gazzetta dello Sport (clicca qui) ci ha mostrato i veri frutti del lavoro di Terminator. Se questo signore fosse rimasto al comando dell’ente il prossimo anno il montepremi sarebbe crollato di una percentuale vicina al 60%.
140 milioni in meno seconda la Gazzetta, da usare per tamponare le falle che ogni giorno si aprono. Quella più urgente riguarda addirittura il montepremi del 2006. L’Unire non ha i soldi per pagare i premi di novembre e dicembre e toccherà a Guido Melzi l’ingrato compito di tentare un salvataggio.
L’unica strada è un percorso comune, al termine del quale si dovranno concordare gli inevitabili sacrifici che attendono l’intero settore e non solo i premi sul traguardo.
E tutto ciò dovrà avvenire senza il signor Panzironi, che è ufficialmente il responsabile del terremoto che ha sconvolto il settore. Secondo lo statuto Unire, infatti (art. 13) il segretario generale ha il compito di predisporre i bilanci preventivi, i conti consuntivi, i assestamenti e le variazioni di bilancio (clicca qui), nonché – delibera n. 7 del 31.1.2005 – di curare il piano di rientro dei minimi garantiti e delle quote di prelievo da parte delle agenzie ippiche (clicca qui).
E cioè di tutto quello che non ha funzionato in questi anni. Qualcuno lo vuole ancora all’Unire?
Vorremmo proprio guardarlo in faccia.
G.R.