Analisi contestabili e alti costi. Melzi domani all’Unire.

Proseguiamo la pubblicazione della relazione della commissione ministeriale voluta da De Castro. Un altro capitolo riguardante l’ inquietante gestione del doping praticata dalla scandalosa Unire di Franco Panzironi. Un antidoping che fa acqua da tutte le parti e con prezzi sovrastimati, addirittura del 1000%, per quanto concerne le analisi del TCO2 precorsa. Il contrario di quanto afferma Tino Cazzaniga (il più grande ex dell’ippica) in un articolo capolavoro su Il Giornale di oggi (martedì). Gli consigliamo di chiamare il poveraccio che scrive gli articoli al suo posto e dirgli di leggere queste pagine per evitare simili figuracce.
La commissione ministeriale nella sua relazione evidenzia che la certificazione del sistema qualità e l’accreditamento dei laboratori antidoping e delle specifiche prove, deve rispondere ai requisiti della norma UNI ISO IEC 17025 (clicca qui).
Il conseguimento di tale obiettivo è quindi prioritario per un laboratorio che svolga attività di pubblico interesse, i cui risultati possono condizionare sia le categorie produttive dell’ippica, sia il sistema delle scommesse.
Pertanto, e queste sono le parole della commissione ministeriale- la mancanza del requisito della certificazione del laboratorio è elemento di debolezza e facile bersaglio per la sua credibilità. In tali condizioni quindi semplici contestazioni sono in grado di annullare la maggior parte delle decisioni deliberate a diverso livello dagli organi di giustizia sportiva.
E’ parere della commissione che “in assenza di accreditamento, l’Unire non avrebbe in alcun modo potuto affidare a Unirelab il compito di eseguire le seconde analisi sui campioni risultati non negativi in prima istanza. Ciò anche perché, attraverso l’accreditamento dei sistemi Qualità da parte di Enti di parte terza viene certificata l’imparzialità del laboratorio di prova del campione nel corso di tutto il percorso diagnostico sino all’emissione del rapporto di prova”.
La commissione rileva anche che i costi per le analisi presentano rilevanti profili di perplessità in ordine alla loro effettiva congruità e convenienza per l’Unire. I costi definiti nella convenzione Unire/Unirelab risultano sovrastimati rispetto a quelli effettivi di produzione del servizio.
In particolare, la commissione ha rilevato che “fino al 2001 l’Associazione Italiana Allevatori effettuava le analisi TCO2 precorsa per l’Unire al costo di lire 44.000 a campione Iva compresa (euro 22,72), a fronte della spesa attuale di euro 222” (iva inclusa) e, “rispetto a tale periodo, i costi” – dalle informazioni assunta dalla commissione - “non hanno subito scostamenti” (clicca qui).
Sottolinea ancora la commissione che “ sotto il profilo dell’attività di indirizzo da parte di Unire sulla gestione generale di Unirelab si è notato come non siano rinvenibili specifici atti di indirizzo .
Il segretario generale Panzironi ha esplicitato che il controllo di Unire su UnireLab si estrinseca in sostanza nella verifica dei bilanci”
Il decreto di nomina a commissario di Melzi deve essere ancora registrato dalla Corte dei Conti (clicca qui). Comunque Melzi, dopo aver parlato con il ministro De Castro, ha deciso di presenziare alla riunione tra sindacati, società di corse e Unire, programmata alle 12 di domani nella sede di Via Cristoforo Colombo per il rinnovo del contratto dei dipendenti delle società di corse, scaduto da 10 mesi.
De Castro ha esortato il nuovo commissario a avere coraggio e a operare una svolta di chiara rottura con il passato, che permetta di affrontare il futuro con delle certezze che, al momento non esistono.
G.R.