Il ministro e il commissario continuano a non voler cacciare Panzironi, diventerebbero complici.

Paolo De Castro Guido Melzi
Tira brutta aria, una bruttissima aria. A due settimane dalla proposta di commissariamento dell’Unire, Franco Panzoni è ancora al suo posto e purtroppo rischia di restarci ancora per molto tempo.
La sua sostituzione alla segretaria dell’Ente è un atto dovuto per il modo in cui il ragioniere ha gestito la politica del settore, portandolo alla rovina. Panzironi non può rappresentare in alcun modo il nostro futuro, non sarebbe credibile e non sarebbero credibili le persone che, eventualmente, non avranno avuto la forza o il coraggio di dargli il benservito.
Tanto per fare capire cosa pensa Panzironi dell’ippica riportiamo uno stralcio delle sue dichiarazioni alla Commissione ministeriale voluta da De Castro, chi avesse ancora qualche dubbio è servito. Per Panzironi (clicca qui):
“ …gli ippodromi , i montepremi, i giudici ecc. sono tutti costi … Le spese dell’Ente sono sbilanciate nel settore delle corse e pertanto non vi sono risorse per incrementare le razze equine … “.
Questo signore non crede nell’ippica, evidentemente persegue altri interessi che non possono essere i nostri e neanche quelli di chi per il momento ha speso solo le solite parole promettendo un’ippica nuova guidata da facce nuove. Melzi e De Castro per ora sono solo parole, come lo sono stati Alemanno e Panzironi.
Per il momento non c’è alcuna differenza, ma questa volta non abbiamo nessuna intenzione di farci fregare ancora, anche a costo di bloccare l’autostrada con i van.
G.R.