Melzi non può rilanciare l’ippica con chi l’ha distrutta. Sciopero, il ministro entra in scena, ma non si sa come.

Ogni giorno le voci si accavallano, intanto il tempo passa e l’ippica non chiude la pagina più nera della sua storia. Purtroppo l’ultima riguarda la possibile permanenza di Franco Panzironi alla segreteria dell’Unire, che Guido Melzi ha sempre considerato inaccettabile. Sarebbe intollerabile soltanto l’ipotesi che il segretario non faccia le valigie. Ce n’è d’avanzo per cacciarlo e soltanto motivi politici che nulla hanno a che vedere con gli interessi del settore potrebbero portare alla riconferma di Panzironi.
E ciò significherebbe ancora una volta un’ippica senza credibilità. E cioè la rovina.
Dopo gli scioperi dei lavoratori si sovrappongono le ipotesi sul modo in cui il ministro De Castro avrebbe intenzione di gestire direttamente la vertenza tra le parti. Ecco i possibili scenari:
Scenario n.1 . Il ministro convoca prima i sindacati per un’analisi sulla grave crisi dell’ippica, prendendo in esame anche il mancato rinnovo dei CCNL con società corse, settore trotto, settore galoppo, poi le associazioni degli ippodromi, poi le categorie. Un segno di discontinuità rispetto al passato (Unire e Mipaf hanno sempre rifiutato il confronto con tutte le componenti del settore ippico, privilegiando interlocutori di volta in volta funzionali ai propri interessi) ;
Scenario n. 2. Il ministro convoca sindacati e associazioni degli ippodromi per discutere solo della vertenza alla base del mancato rinnovo del CCNL dei dipendenti delle società di corse, scaduto da 8 mesi;
Scenario n. 3. Il ministro convoca solo sindacati e società di corse per esaminare lo stato di grave crisi del settore, senza consultare le categorie, che hanno già chiesto due volte di essere convocate senza essere ricevere mai risposta. Un ritorno al passato, un atteggiamento che nega il rispetto dovuto alle categorie, che sarebbero costrette a difendere il loro ruolo con tutti i mezzi consentiti a disposizione.
Intanto è arrivata una convocazione dal Mipaf ai rappresentanti sindacali del personale Unire, ma non alle segreterie nazionali di settore, Cgil, Cisl, Uil.
Probabilmente un errore, ma in assenza di rettifica (ancora non pervenuta) sono confermati gli scioperi di fine settimana.
G.R.