Banca Dati / Numeri
Banca dati prestazioni
 
Accedi
Nome utente:
Password:
Password dimenticata?
Non ancora registrato?
 
 : Difformità di giudizio e valutazioni diverse per le medesime infrazioni
Inviato da unagt il 21/7/2004 13:51:59 (1055 letture)

Ancora polemiche per decisioni difformi adottate dalle Direzioni di corse per episodi analoghi.

Non è positivo rilevare come la questione della uniformità di giudizio sul piano dei ritiri, delle squalifiche, degli appiedamenti, delle multe, soprattutto nella giustizia sportiva e nell’ippica in particolare, possa assumere parecchi risvolti non potendosi eliminare la discrezionalità nella valutazione del caso concreto, con danni di immagine e economica sia per gli operatori che per il pubblico.

Unagt.it, recependo le segnalazioni di guidatori e lettori, continua l’analisi di medesimi casi per cui risultano provvedimenti difformi, e che, di conseguenza, suscitano vivaci polemiche e prese di posizione

1. Giovedì 1 luglio Milano trotto: Premio Orune, 2° corsa.. Catodico ( Marco Guzzinati) in testa dopo 600 metri prende in mano e dà via libera a Via Dotti – 1/10 la sua quota -, interpretato dal “Pippo” nazionale. Via Dotti è scomposto, si piega, riesce a passare, ma appena effettuato il sorpasso sbaglia. Il Presidente di giuria, signor Massimo Ballero, non ritiene opportuno adottare provvedimenti nei confronti di Gubellini. Diversa e opposta l’opinione di molti operatori, tra cui Vittorio Sciarillo, allenatore e anch’esso spesso interprete di Catodico: “ Marco Guzzinati aveva fatto cenno a Gubellini che l’avrebbe “mandato via”. Aveva tutto l’interesse a prenderne la schiena. Nonostante questo Pippo ha avuto fretta e non ha rispettato la distanza regolamentare nel sorpassarlo e l’ha toccato. Infine, quando Via Dotti rompe, Pippo prende in mano bruscamente e Marco non può evitarlo. Riesce” – continua il Barone Rosso – difficile comprendere perché il Presidente di giuria non abbia ritenuto opportuno prendere provvedimenti”.

Dando credito alla tesi avversa al comportamento della Giuria, che provvedimento sarebbe conseguito a carico di Gubellini? Il Codice delle infrazioni, allegato al Regolamento delle Corse, modificato con delibera Commissariale n. 117 del 11.11.2003 (clicca qui) , capitolo “Infrazioni in corsa” non lascia adito a dubbi. Nella fattispecie prevede, in base alle codifiche nn. 32 e 33, da gg. 3 a gg. 5 per la n. 32 (che recita: “Disturbare un concorrente nel sorpassarlo o deviando dalla propria linea o forzando …..”), da gg. 5 a gg. 12, oltre eventuale multa a favore, per la n. 33 (che recita: “Sorpassare in modo non regolamentare o deviare dalla propria linea di corsa: a) intralciandolo; b) interrompendogli l’azione, provocando la rottura -; c) danneggiamento grave e palese, provocando la rottura. L’eventuale multa a favore va quantificata nella misura minima del quinto premio e di un quinto delle eventuali iscrizioni”).
Riportiamo la dichiarazioni di Cristian Rizzo, coproprietario- guidatore di Via Dotti rilasciate al quotidiano “Lo Sportsman” del 03.07.04 “ Via Dotti aveva sgambato bene , mi era parso ben centrato come in lavoro. Invece in corsa è risultato inguidabile, sono veramente dispiaciuto”

2. Giovedì 1 luglio Milano trotto: Premio Macome, 9°corsa. Alla chiusura delle ali dell’autostarter Armonic (Gianni Mauri) prende il comando della corsa attaccato da Byblos D’Orio (Alessandro Chirico) che scende alla corda non rispettando la distanza regolamentare. Secondo rimane Armonic che nonostante il danneggiamento, si riprende al volo e termina secondo. Il Presidente di giuria, signor Ballero questa volta applica il Regolamento alla lettera e in base alla codifica 33 del Codice delle infrazioni disciplinari appieda il guidatore De Chirico per cinque giornate.

Ad una prima disamina i due casi sono simili. Si potrebbe disquisire se Via Dotti abbia “toccato” gli anteriori di Catodico, ma il sorpassarlo in modo non regolamentare e il conseguente disturbo appaiono elementi difficilmente confutabili. In conclusione, se l’allegato al Regolamento “Codifica delle violazioni delle corse al trotto”, prevede per il disturbo arrecato ad un concorrente nel sorpassarlo una sanzione da gg. 3 a gg. 5, oltre eventuale multa a favore, perché per infrazioni simili il Presidente di giuria ha adottato giudizi diversi ?


3. Martedì 6 luglio Milano trotto: Premio Diegaro, 1° corsa. “ San Siro: cinque partiti, zero arrivati!” il titolo de “ Lo Sportsman” di giovedì otto luglio. E difatti per il ritiro di Evander As si sono presentati dietro le ali dell’autostart solo in cinque. Tutto accade al chilometro . Eleanor Roc ( Giorgio Carini) sbaglia e si porta in corsia di fuga, rimane in testa Eligio Alca ( Pietro Gubellini), con in fuori Excelente Gim ( Maurizio Pieve), squalificato poco prima per doppia rottura, ed Erik Pan (Gaetano Carro) dietro, tra i due, leggermente discosto dalla corda nel tentativo di evitare Eleanor Roc in rottura. Ai 500 finali rompe improvvisamente anche Eligio Alca, sbanda in fuori su Excelente Gim. Quasi in contemporanea sbaglia anche Erik Pan nel tentativo di filtrare all’interno del cavallo di Gubellini. Infine, coinvolto nella bagarre, forse per solidarietà, sbaglia anche Ercolano Sport (Davide Nuti), che seguiva in coda al gruppo. In sintesi Eligio Alca ha creato una carambola che ha coinvolto anche gli altri 4 partecipanti ed Excelente Gim avrebbe dovuto già togliersi dal contesto della corsa in quanto squalificato.
Il presidente di Giuria, sempre Massimo Ballero, non ha preso provvedimenti disciplinari.

Gaetano Carro ci ha dichiarato al telefono “ Erik Pan ha urtato il cavallo di Pippo nel tentativo di infilarsi di dentro. Che non si sia ravvisata alcuna infrazione lascia piuttosto perplessi”.

Di fronte a tale contesto, forse e senza forse spesso sottovalutato, l’uniformità di giudizio assume un rilievo particolare. E non sembra potersi porre in dubbio che le Giurie ed i commissari, in tale quadro, finiscono con l’assumere una responsabilità assai greve, sia in proprio, sia per conto dell’UNIRE e persino del Mi.Fi. che sovrintende alla raccolta delle scommesse. Pensiamo, e non noi, che sul tema l’UNIRE debba concertare un tavolo con le Categorie per uniformare i giudizi delle Direzioni di corsa e adottare, come peraltro prevede la norma ( del. n. 64 del 27.06.03, clicca qui ) criteri meritocratici per le nomine degli addetti al controllo delle corse. Naturalmente, non è nostra intenzione disputare e tanto meno giudicare la capacità professionale dei funzionari U.N.I.R.E., solo riferire e rilevare episodi di difformità di giudizio e applicazione del Regolamento concernenti provvedimenti disciplinari.

Grazia Ruggeri

  Pagina stampabile Invia questa notizia a un amico

I commenti sono di proprietà dei rispettivi autori.
Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
 www.ctech.it : Computer's Technology Srl © 2013 info@ctech.it 
&