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Unagt : Tg Comitato 14.9.06: Snai, false accuse a Guido Melzi
Inviato da unagt il 14/9/2006 23:59:00 (1012 letture)

Secondo Ughi e soci, il commissario Unire avrebbe rischiato il fallimento dell’ente durante la sua passata gestione. Invece i bilanci erano attivi, i guai li ha fatti solo Panzironi. Un altro buon segno, anche Sisal disapprova Melzi.  Annullati convegno e tris di Albenga.


                                   



Maurizio Ughi e i suoi ragazzi non sono mai stati così in difficoltà e a volte la disperazione fa brutti scherzi. Ieri, una nota diffusa dall’agenzia Agipro, Snai ha infatti contestato la nomina a commissario Unire di Guido Melzi D’Eril, affermando, tra l’altro, che Melzi nel suo passato mandato di commissario e presidente (1999-2001) adottò, all’epoca, dei provvedimenti che si rivelarono fallimentari e tali da far rischiare il collasso dell'intero comparto (clicca  qui).

Evidentemente Maurizietto Ughi ha la memoria corta, oppure finge. E adesso vi spieghiamo perché:

1.                    L’ultimo bilancio Unire della trascorsa era Melzi, relativo all’anno 2000 e deliberato nel giugno 2001 dal Cda successivo alla sua uscita dall’ente, presenta un avanzo patrimoniale di 103,426 milioni di euro;

2.                    Il bilancio successivo  ( riferito all’anno 2001), quando commissario era Andriani, evidenzia invece un avanzo patrimoniale di 41 milioni, ma un disavanzo economico (concernente cioè il solo 2001) di 62 milioni di euro. Evidentemente l’effetto Alemanno iniziava a farsi sentire;

3.                    Il bilancio 2002 (Panzironi ha fatto il suo ingresso all’Unire il 16 settembre 2002) presenta un disavanzo patrimoniale di 78 milioni, dovuto ad un accantonamento a fondo svalutazione crediti creato in funzione degli storni (sui minimi garantiti) fatti alle agenzie nell’anno successivo.

4.                    Da allora il disavanzo patrimoniale è aumentato costantemente sino ad arrivare ai 129 milioni ammessi anche dal Ministro De Castro che aveva consultato il risultato delle indagini della commissione ministeriale d’inchiesta. E a tutto ciò si deve anche aggiungere il pericolo (speriamo scampato) di altri 89 milioni (su un totale di 100,5) scontati alle agenzie e relativi ai canoni per l’uso delle televisione dell’ippica (Unire Tv). Il disavanzo salirebbe a 168 milioni che si ottengono aggiungendo ai 129 milioni la differenza tra le previsioni di cassa preventivate (50,525 milioni) per il 2006 e ciò che le agenzie pagherebbero dopo lo sconto sulla tv (89 milioni): 11,5 milioni.

5.                    Ci vuole un bel coraggio ad affermare simili cose, forse nella speranza di impaurire qualche sprovveduto, Alla fine, il risultato di simili falsità, è stato il crollo del titolo Snai in borsa, dovuto in buona parte all’attacco di Snai a Melzi (clicca  qui) e alla conseguente certezza che questa volta i signori delle agenzie ippiche sono schierati dalla parte sbagliata e non hanno più santi in paradiso.

Ieri con un comunicato Snai ha contestato la nomina di Melzi, domani (venerdì) su la velina di palazzo, Lo Sportsman, Sisal assume una posizione simile. I buoni segni si moltiplicano.

L’odierna riunione di Albenga (con corsa tris, quartè e quintè) non ha avuto luogo causa impraticabilità della pista. Tutte le scommesse eventualmente accettate  al totalizzatore e le scommesse nazionali tris, quartè, quintè, vincente ed accoppiata nazionali dovranno essere rimborsate.

G.R.

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