Gli sconti e gli sprechi dell’Unire in Consiglio dei Ministri. La passione per i cavalli resiste.

Mentre il Mipaf traccheggia e tarda a imprimere quella svolta che ormai attendiamo da troppo tempo, il Ministero delle Finanze (dopo la liberalizzazione dei bandi per l’assegnazione delle concessioni per le scommesse sportive e ippiche) continua a tirare dritto e sembra intenzionato a dare all’ippica quella sterzata di cui ha bisogno per risollevarsi dopo la cura Alemanno, caratterizzata da sprechi, sperperi, accompagnati dallo scadimento del senso di trasparenza e di giustizia.
E' molto probabile che venerdì prossimo Vincenzo Visco esporrà, nel corso della riunione del Consiglio dei ministri, lo scandaloso sconto retroattivo di 89 milioni di euro - 11,5 contro i 100,5 inseriti nel bilancio 2006 (clicca qui) - alle agenzie ippiche (che non hanno mai pagato il canone per l’utilizzo della tv dell’ippica) scaturito da uno spericolato accordo transattivo del 21 giugno 2006 (clicca qui), siglato da Franco Panzironi per l’Unire, Maurizio Ughi e Francesco Ginestra per Snai, Massimo Passamonti e Massimo Temperelli per Sagisport.
Accordo dal quale Visco ha preso le distanze e che non vuole ratificare per non diventarne complice, come ha dichiarato su La Gazzetta dello Sport del 13 agosto (clicca qui).
Accordo in cui sembra abbia avuto parte attiva anche un alto funzionario del Mipaf, Giuseppe D’Ambrosio, lo stesso che ha firmato anche l’inizio della procedura di revoca del mandato di Presidente Unire di Antonio Matarrese.
Il Ministero delle Finanze ha capito che l’ippica deve fare pulizia e che il Mipaf deve muoversi e iniziare veramente ad incidere sul nuovo corso dell’ippica, cambiando prima di tutto il malatissimo rapporto di sudditanza nei confronti delle agenzie ippiche, consolidatosi sotto la gestione Alemanno sino a logorare l’intero sistema.
Purtroppo ne abbiamo viste di tutti colori dal settembre 2002, quando all’Unire iniziò l’era del ministro Gianni Alemanno (Politiche agricole) e del suo braccio armato Franco Panzironi, l’intoccabile segretario dell’ente che governa l’ippica e che l’ha condotta sull’orlo della bancarotta.
Abbiamo visto soprattutto un crollo verticale della situazione economica e una dirigenza Unire che ha scialacquato molto (disavanzo finanziario e patrimoniale di oltre 500 milioni, cifre tolte e rimesse nei bilanci senza alcuna giustificazione ufficiale, nella più totale anarchia contabile), ma non si è interessata di rientrare in possesso delle centinaia di milioni di euro di debiti accumulati dalle agenzie ippiche per quote di prelievo e canoni tv mai pagati e che avrebbero potuto rimettere l’auto in carreggiata.
L'Unire non ha incassato, ma ha pagato le stesse cifre per l’affidamento della gestione del segnale televisivo e si è anche data da fare per far ottenere ingenti sconti ai debitori, in una logica tesa a favorire sempre e soltanto i soliti noti.
Speriamo sia giunto il momento per quell’inversione di tendenza necessaria per non far scomparire la cultura e il mondo delle corse dei cavalli.
Città di Montecatini, Super Frustino, Campionato Femminile dei 3 anni, Dante Alighieri, Campionato Italiano Guidatori, tribune gremitissime, e tanta passione.
Testimoni di un’ippica ancora viva, che si oppone a quella virtuale targata Alemanno- Panzironi.
G.R.