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Unagt : Tg Comitato 24.8.06: 20 giorni alle aste, di premio aggiunto neanche l’ombra
Inviato da unagt il 24/8/2006 23:59:00 (663 letture)

Nessuna certezza per gli operatori e Panzironi ancora non se ne va. Concorsi dell’Unire la vigilanza si allenta. Buco Unire le "coperture" di Panzironi.



Il 10 settembre partiranno le aste a Settimo Milanese e gli operatori si apprestano ad investire senza una sola certezza da parte di una Unire ancora in attesa di necessari e profondi cambiamenti. Franco Panzironi resta ancora al suo posto e si guarda bene dal comunicare l’importo del Montepremi 2007 e, soprattutto, quello del Premio Aggiunto mai pagato per la stagione in corso.  La delibera commissariale è ancora in alto mare, firmata dal segretario generale per avallo ma non dal commissario, quindi non esecutiva. Difficile prevedere con quale spirito gli acquirenti si avvicineranno alle aste visto che non sanno in quale modo potranno tentare di rientrare dai loro investimenti. L’augurio è che a Roma (Ministeri) le vacanze siano finalmente terminate e che si metta mano ad un Ente ormai completamente allo sfascio.


Nell’ultimo concorso pubblico indetto dall’Unire uno dei partecipanti, probabilmente destinato ad una brillante promozione, è stato scoperto mentre copiava da alcuni appunti. Il signore in questione è stato ripreso ed allontanato dai componenti della sorveglianza, composta da personale interno dell’Unire. Il 31 agosto è previsto, sempre nella sede Unire, un altro concorso, per la copertura di un posto di dirigente nel ruolo di “esperto in valutazione e miglioramento genetico degli equini”, ma questa volta la sorveglianza verrà effettuata da personale esterno, sembra per volontà dello stesso Franco Panzironi, probabilmente (rifiutiamo di crederci) per non correre altri rischi.

Le responsabilità dell’Unire sull’orlo della bancarotta sono in gran parte da attribuire all’operato dei suoi vertici che non hanno provveduto ad incassare centinaia di milioni relativi a crediti nei confronti delle Agenzie ippiche, gli stessi vertici hanno anche sperperato sul fronte delle spese (lavoro interinale, consulenze, talk-show) ma non hanno esitato ad intervenire duramente sulle risorse destinate alle corse. Colpe gravissime, frutto di strategie, che avrebbero avuto anche dei garanti con le spalle più larghe di quelle dei funzionari in prima linea, che ora sostengono comunque di non correre il rischio di pagare per il loro operato, proprio per merito di queste “stranecoperture. 

G.R.

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