Spesi più di un milione e mezzo di euro per i talk show di Vespa. Sisal passa di mano.

L’Unire sconta 89 milioni di euro alle agenzie da una parte, e continua ad elargire soldi a piene mani a società che sono espressione delle agenzie ippiche dall’altra. Apprendiamo da La Gazzetta dello Sport di oggi (giovedì) che l’Unire ha speso per i talk show condotti da Bruno Vespa 1.597.000 di euro, oltre iva (clicca qui). L’ideatore di questa dannosa e costosissima operazione non poteva essere che Terminator - Panzironi, responsabile, in base alla delibera n. 71 del 3 marzo 2006 del commissario Unire, Saverio Abate, dell’ «attività di divulgazione, informazione e comunicazione sul mondo del cavallo e dell'ippica sui canali dell'Unire» (clicca qui).
Terminator prima ha commissionato trasmissioni per euro 415.000 al lordo dell’Iva ed al netto delle ritenute fiscali alla Società Edizioni Sas di Bruno Vespa (determinazione n. 2396 del 12 ottobre 2004), poi, con un’altra determinazione (n. 4085 del 16 marzo 2006, a meno di un mese dalle politiche), ha incaricato Teleippica srl (società riconducibile a Snai) di realizzare una nuova serie di 5 talk show ( Pisa: Premio Pisa; Milano: Gran Premio Europa; Napoli: Gran Premio Lotteria; Roma Capannelle: Derby; Roma: Piazza di Siena) completati da 5 format, da 5 notiziari ippici, da 5 conduzioni da studio sugli eventi sopra citati, da 1 rubrica sul mondo del cavallo, per la modica cifra di euro 1.182.000 oltre iva. Programmi curati ancora da Vespa, che ha la stessa competenza ippica di Panzironi e dei suoi ospiti, cioè zero.
In totale 1.597.000 euro spesi per far arrabbiare gli scommettitori e ridurre il movimento delle scommesse. Soldi che avrebbero potuto coprire una bella fetta di montepremi e sarebbero stati sufficienti per restituire i 21 convegni (11 a Bologna, 4 a Cesena , 6 a Ravenna) tolti, rispetto al 2004, nel 2005 all’ Emilia Romagna, e che un’ordinanza del Consiglio di Stato ha imposto all’Unire di ripristinare. Rispondendo alle categorie, la Società Cesenate ha reso noto che Panzironi ha dichiarato di non disporre dei fondi necessari a finanziare le giornate di corse (clicca qui).
Il tempo stringe, l’Unire targata Alemanno - Panzironi è sicuramente da Guiness dei primati per sconti alle agenzie ippiche, incompetenza e sprechi.
Deve rimanere al più presto solo un spiacevole ricordo.
Sisal, per 1,2 miliardi, passa di mano, rilevata da due fondi di private equity, Apax e Permira. I Proprietari di Sisal erano il fondo Clessidra (63%), la famiglia Molo (30%), Efibanca (2%), alcuni manager (4%) e le ricevitorie (1%).
Clessidra dovrebbe reinvestire nella società fino al 20% delle quote.
G.R.