La geniale motivazione di Panzironi, che intanto continua a opporsi anche al Consiglio di Stato sulla questione dei convegni di Bologna, Cesena e Ravenna.

Bisogna dare atto a Franco Panzironi di avere una grande qualità. Non si arrende mai, anche quando il terreno sembra tremargli sotto i piedi. Tira dritto per la sua strada, cercando di difendere e, se possibile, ultimare il percorso di distruzione di uno sport.
Ne ha fatte di tutti i colori, ma non indietreggia di un solo passo. La Corte dei Conti (clicca  qui), per esempio, gli chiede spiegazioni sulla struttura organizzativa dell'Unire e lui motiva il frequente ricorso a personale esterno (come le costose consulenze) affermando che  non esistono dipendenti dotati di  requisiti necessari allo svolgimento di prestazioni particolari.
E quali sarebbero i requisiti richiesti per queste prestazioni particolari? Semplice, non sapere nulla di corse di cavalli e non fare un accidente, oppure fare soltanto danni. Panzironi si batte come un leone anche sulla vicenda legata ai 23 convegni ordinari tolti a Cesena (-4), Bologna (-11) e Ravenna (-8) che devono essere restituiti, come da sentenza del Consiglio di Stato.
Non avendo un euro disponibile per il montepremi di quei convegni (ma gli 800.000 per la vigilanza dell'ente sì) Terminator tira dritto e si oppone. “Dovranno passare sul mio cadavere”, avrebbe detto metaforicamente a qualcuno.

“Speriamo che facciano presto” diciamo noi, sempre metaforicamente.
 

G.R.