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Unagt : Tg Comitato 30.7.06: la sconfitta di Cazzaniga ha proporzioni enormi
Inviato da unagt il 30/7/2006 15:19:00 (1084 letture)

Sono oltre 300 i voti di vantaggio di Francesco Gragnaniello. La coda di paglia dell'Area trotto.

                 



Un segnale chiaro arriva ai vertici del settore, che devono ancora mandare a casa Panzironi e ogni giorno che passa risulta sempre più difficile capire perché il ragioniere sia ancora al suo posto. Il segnale è quello dei proprietari del trotto aderenti all'UPT, che hanno bocciato la gestione fallimentare che sta per concludersi, mandando a casa uno dei principali sostenitori di Terminator, il signor Tino Cazzaniga. E lo hanno fatto quasi con un plebiscito, con oltre 300 voti di scarto assegnati alla lista Gragnaniello (Salvatore Cracolici e Giancarlo Masetti vicepresidenti), che rappresenta appunto la volontà di cambiare, in meglio ovviamente. L'ufficializzazione del risultato è fissata per sabato 5 agosto, ma le proiezioni ormai non lasciano dubbi.
Anche l'UPT aderisce allo schieramento di chi non vuole più tra i piedi personaggi come Terminator e Tino Cazzaniga.

Nei giorni scorsi il signor Claudio Lorenzini, dirigente dell'Unire Area trotto,  si  è lamentato perché questo sito, che è espressione di una categoria di allenatori e guidatori, ha criticato la sua condotta, definendola completamente acquiescente alla politica di Panzironi. Ed ha anche sottolineato che, a fine mese, si terrà un concorso per l'assunzione di un esperto in “valutazione e miglioramento genetico equini” laureato in agraria (il titolo di Lorenzini) o in veterinaria.

Non comprendiamo questo sfogo, specialmente da una persona in cui avevamo riposto la nostra fiducia. Non possiamo certo ringraziarla per:

-          le nomine degli addetti alla vigilanza delle corse formulate (come reso pubblico a Bologna, all’Intercategoriale, da uno dei subcommissari Unire) dai vertici delle associazioni di categoria dei giudici e dei veterinari e consegnate con dischetto al dottor Lorenzini  (come, sembra, da disposizioni di Terminator), secondo sistemi clientelari e senza tenere conto delle particolarità di ogni singola piazza. Di fatto rinunciando l’Unire ai propri compiti istituzionali e riducendosi al ruolo di passacarte;

-          la modifica e riformulazione di alcuni articoli del Regolamento delle corse, specialmente per quanto riguarda la ripartizione del montepremi (art.45) con maggiore percentuale destinata ai due anni, senza consultare tutte le categorie, secondo un'impostazione voluta di Tino Cazzaniga, dannosa per il movimento delle scommesse e finalizzata a limitare l’attività dei cavalli e, quindi, a ridurre le corse;

-          una errata applicazione del Regolamento delle corse, come nel caso (uno dei tanti) della corsa di Taranto del 17 novembre 2005, ripetuta contro il regolamento delle corse e delle scommesse. Successivamente, per riparare  a quell'errore è stata deliberata una circolare - n. 10 del 23 dicembre 2005 (clicca  qui) -, che ha permesso all'Unire di giustificare -  con effetto retroattivo, illegittimamente -  l'operato del Presidente di giuria di Taranto, lo stesso (Alessandro Lazzaro) che ha deferito (sempre a Taranto) senza motivo guidatori Unagt per un legittimo ritardo di 15 minuti, preannunciato da tempo e già effettuato in altri ippodromi, contro la diminuzione del montepremi;

-          alcuni cavalli con doppia nazionalità, che ancora stanno correndo, anche se sub iudice;

-          aver collaborato a formulare la proposta di un nuovo regolamento delle corse, che non ha attinenza con il nostro sport, mischia funzioni del trotto con quelle del galoppo e viceversa, elimina le associazioni di categoria e ci riporta indietro di trent’anni. E sempre senza aver consultato preventivamente nè categorie né società di corse;

-          non aver mosso un dito per contrastare la formulazione del nuovo, scandaloso, regolamento tris, che mina l’omogeneità e la trasparenza della corsa, con riscontri negativi anche sul piano delle scommesse.

E potremo ancora andare avanti a lungo. Auguriamo (il nostro  non è un attacco alla persona, ma si tratta di doverosi rilievi sul suo operato) comunque a Lorenzini un buon esito per il suo concorso, ricordandogli, però, che molti di noi sono passati all'opposizione per tenere fede ai propri principi e fanno fatica ad arrivare a fine mese, ma restano coerenti.  Al contrario di molti altri.


G.R.
 

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