Nel nuovo regolamento corse una norma proibisce cessioni di percentuali dei premi, contributi e provvidenze, che fanno sopravvivere le associazioni. L’ultima di Cazzaniga: la sua candidatura all’UPT sarebbe caldeggiata dai proprietari.

Fra le tante bugie di Panzironi in questi anni di sua presenza all’Unire la teoria che gran parte delle categorie ippiche fosse dalla sua parte. E la conferma che fosse una bugia arriva dal nuovo Regolamento delle corse fatto elaborare dal ragioniere, che vuole bene alle categorie fino al punto da volerle sopprimere. Con l’articolo 14 che prevede: “Ai proprietari non è consentita la cessione di importi a titolo di premi al traguardo, contributi e provvidenze”. In pratica i proprietari non possono più cedere la percentuale sui premi vinti che consente alle loro associazioni e all’Anact di sopravvivere. Questa è solo una delle chicche verificate oggi in una riunione delle categorie del trotto all’Anact per discutere appunto sulla bozza del nuovo Regolamento delle corse fornito dall’Ente, che cerca di assorbire, malamente, in un unico testo le discipline del trotto e del galoppo. Molti ed importanti gli elementi (alcuni dei quali di manifesta illegittimità) non condivisi dalle categorie, tanto da rendere necessari ulteriori studi ed approfondimenti (clicca qui). Tra i più evidenti anche il reddito minimo di 16.000 euro per ottenere i colori, non derivante da lavoro subordinato espletato nel campo delle corse dei cavalli.
Questo signore deve essere fermato, al più presto.
L’ultima di Tino Cazzaniga è veramente bella. Egli sostiene infatti, per sottolineare la sua presunta riluttanza alla candidatura di presidente Upt, che questa scelta non è stata sua, bensì il frutto di una volontà di molti proprietari, che avrebbero acclamato la sua corsa all’ultima poltrona disponibile. Questo in superficie, perché in realtà Tino sta facendo di tutto per vincere, compresa una pietosa rincorsa alle deleghe senza programmi e con vaghe promesse di lavoro all’interno di un’associazione che diventerebbe un costosissimo carrozzone.
Invece la lista Gragnaniello prosegue regolarmente la sua campagna, senza proclami, ma promettendo i fatti che la condurranno alla vittoria.
G.R.