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Unagt : Tg Comitato 17.7.06:Panzironi, le categorie laziali e il gioco delle 3 tavolette
Inviato da unagt il 17/7/2006 23:05:48 (740 letture)

Terminator definisce ricattatrici le categorie che chiedono udienza da giugno

                                



Da ormai più di 4 anni Franco Panzironi è, purtroppo, il vertice della nostra ippica e i risultati  si vedono. In questi quattro anni non ricordiamo una sola volta in cui il ragioniere si è comportato con coerenza e onestà intellettuale con i suoi interlocutori. La sua grande specialità è il gioco delle tre tavolette e la vicenda legata all’astensione della dichiarazione dei partenti annunciata dalle categorie laziali è uno degli esempi più chiari. Evidentemente il signor Panzironi pensa di avere a che fare con degli sprovveduti che si possono prendere in giro a piacimento, altrimenti non si spiegherebbero le affermazioni relative alla protesta romana, che sarebbe effettuata da dei ricattatori. Qui l’unico specialista di ricatti sembra proprio lei caro ragioniere e prima o poi, stia sicuro, qualcuno le chiederà conto del suo operato e quello sarà il primo giorno sereno dopo anni di buio assoluto.

Ecco il comunicato dei guidatori e di parte dei proprietari romani.

Con riferimento alla grave affermazione del segretario generale Unire “ Non siamo nella posizione di sottostare a quello che sembra un vero e proprio ricatto” (clicca  qui) e relativa all’agitazione che potrebbe bloccare le corse a Roma, allenatori e guidatori laziali precisano di aver chiesto più volte un incontro ai vertici Unire per discutere in un’ottica “collaborativa e costruttiva” (clicca  qui)  i motivi della  drastica riduzione di convegni e del montepremi, che  rischia di portare al definitivo tracollo gli operatori laziali.  Quello che invece sembra un proprio e vero ricatto ed  un evidente segnale di mancanza di educazione, sensibilità e di responsabilità nei confronti dei suoi doveri istituzionali, è proprio il comportamento  del segretario generale Unire, che continua ad anteporre pochi interlocutori funzionali ai suoi interessi ad una concertazione unitaria. Questa condotta danneggia l’immagine dell’ippica italiana, non la legittima protesta di chi lotta per la propria sopravvivenza. La nostra pazienza è ormai al limite e, pertanto, in assenza di una convocazione e di assicurazioni di ripristino dei convegni (ben 24)  e del montepremi tagliati all’ippodromo di Tor Di Valle dal 2004 ad oggi, ribadiamo la volontà di non dichiarare i partenti per le giornate del 22.7.2006 e  quelle successive.

G.R.

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