Basta straordinari contro il lavoro interinale, le consulenze e le assunzioni dalla mobilità. Le menzogne di Terminator su quei 35 milioni mai arrivati.

Ve lo ricordate il caso di Obiettivo Lavoro, che aveva acquisito Lavoro Temporaneo, la società per cui lavorava Panzironi (clicca qui) e che poi, casualmente, vinse tutti i bandi per il lavoro interinale all’Unire. E poi vi ricordate, cari lettori, le consulenze pagate a peso d’oro, le assunzioni dalla mobilità. Se le ricordano bene anche i dipendenti dell’Unire, che finalmente hanno avuto la forza di ribellarsi contro questo sistema contorto gestito dal segretario generale dell’Unire, che nel frattempo ha messo in un angolo lavoratori in possesso di importanti professionalità. Ebbene, contro tutto questo, i dipendenti dell’Unire si asterranno dal lavoro straordinario (clicca qui), contro personaggi che nessuno ormai vuole tra i piedi e che invece sono ancora, incredibilmente, al loro posto.
Cari lettori, ve lo ricordate il contributo di 35 milioni che Panzironi a più riprese nel settembre 2004 e nel febbraio 2005 aveva asserito essere arrivato nelle casse dell’Unire dal ministero di Alemanno. Erano le solite bugie, avallate con i soliti proclami da personaggi come Tino Cazzaniga. Abbiamo un’ulteriore prova: nel bilancio consuntivo Unire 2004, deliberato il 20 ottobre 2005, il contributo non risulta ancora incassato (clicca qui), anzi il segretario afferma nella relazione illustrativa che è stato decurtato di euro 10,5 milioni (clicca qui). E l’esposizione creditizia dell’Unire nei confronti dello stato è salita dai 37milioni del 2005 ai 93 del 2006 (clicca qui). Di entrate di cassa neanche l’ombra e il buco si allarga, galoppando verso il miliardo di euro. Praticamente una seconda Parmalat.
G.R.