L’esposizione delle agenzie vicina ai 300 milioni. E Panzironi, anziché recuperare questi soldi, ha pensato solo a diminuire il montepremi e le corse senza l’assenso delle categorie.

Sulla Gazzetta dello Sport di oggi un eloquente articolo (clicca qui) che mette in evidenza gli enormi debiti delle agenzie ippiche e anche quelli che, per via di un condono, questi signori non pagheranno più. E pensate, cari lettori, che il giornalista Michele Ferrante va cauto nel dare le cifre, probabilmente attenendosi a tutto ciò che è dimostrabile. Di sicuro sono diventati 86 i milioni di debiti per la gestione del segnale Tv, come dimostra il bilancio di previsione 2006 (clicca qui), ma l’esposizione totale di Maurizietto Ughi e i suoi ragazzi si avvicina ai 300 milioni di Euro (clicca qui).
Per risanare l’Ente, Franco Panzironi avrebbe dovuto prima di tutto tentare di riscuotere questi soldi. Invece la sua principale strategia per risanare l’ippica è stata la necessità, tra l’altro certificata, visto che Terminator aveva candidamente affermato nella relazione illustrativa al consuntivo 2004, di diminuire corse, cavalli e montepremi (clicca qui). Per non parlare del modo in cui il ragioniere si è preoccupato, oltrechè dei bilanci, della trasparenza delle corse, doping e della giustizia sportiva.
E a proposito del grande consenso che Panzironi sostiene di aver sempre ricevuto dalle categorie (clicca qui), solamente Tino Cazzaniga, ex presidente Anact e prossimo ex candidato (perdente) alla presidenza dell’Upt, e qualche altro generale senza esercito, hanno approvato la linea improvvisata e suicida di ridurre corse, montepremi e cavalli dichiarata nel consuntivo 2004 e messa in atto, nero su bianco. In perfetta coerenza con le dichiarazioni rese da Panzironi nel 2003 al convegno giochi (era già segretario generale Unire e non il segretario dell’ente “Gratta e Vinci”), quando ammise la necessità di sviluppare soprattutto concorsi come Superenalotto, ecc. (clicca qui). La maggior parte delle categorie ippiche e le organizzazioni sindacali hanno anche scioperato contro questo indirizzo e soprattutto per questi motivi Cazzaniga ci ha rimesso la carica di Presidente Anact e perderà le elezioni UPT.G.R.