Gli ippodromi ricevono i soldi, ma i premi di maggio non sono stati ancora pagati. L’Unire deve pagare anche la Fipt. Le esibizioni di Cazzaniga.

L’Unire sta saldando i conguagli dovuti al passaggio dalla vecchia alla nuova convenzione con gli ippodromi. Queste somme riguardano il corrispettivo impianti, il prelievo dal gioco sul campo, la percentuale sul gioco esterno, mentre i conteggi concernenti la remunerazione del segnale televisivo sono stati rinviati di qualche mese. Nelle casse degli ippodromi sono arrivati centinaia di migliaia di euro. Allora è vero che l’ippica si sta riprendendo, come Panzironi e i suoi peones continuano ad affermare. Purtroppo no, si tratta dell’ennesimo gioco di prestigio alla Silvan, degno del miglior Masini. Panzironi, infatti, non ha pagato i premi (circa 4 milioni di euro) di sua competenza di maggio 2006, da corrispondersi entro il 15 del mese successivo. E della delibera del Premio aggiunto (circa 7 milioni di euro di montepremi ) per i proprietari, alla firma da marzo, ancora non si ha notizia La verità è che le casse dell’Unire sono vuote e che il segretario tenta pietosamente di metterci una pezza ogni tanto.
Sempre a proposito di pagamenti, è bene ricordare che l’Unire deve pagare anche ad associazioni che non abbiano “personalità giuridica e/o rilevanza nazionale”, la percentuale (1%) sui premi vinti, come normalmente avviene dal 22 dicembre 1993, delibera n. 184 (clicca qui) . Invece, in palese contrasto con tale norma, l’Unire ha deciso di non pagare le associazioni che compongono la Fipt, tra cui l’Aprovet, che ha presentato ricorso contro il mancato versamento e il comportamento discriminatorio da parte dell’Unire. E la discussione è stata fissata per l’11 luglio . Sarà bene che l’Unire di Panzironi ci metta una pezza, visto che sembra la sua specialità.
Infine l’ultima esibizione giornalistica di Tino Cazzaniga su Il Giornale di oggi (martedì), della quale vi risparmiamo i contenuti. Si tratta delle solite farneticazioni di un uomo quasi finito, ormai vicino alla pensione ippica. E possiamo anche ipotizzare quando Tino ha avuto la brillante idea di scrivere un simile capolavoro. Una sera a San Siro trotto, al ristorante, quando ha esternato un pezzo pregiato del suo repertorio, davanti a una signorina che è rimasta sorpresa. E preferiamo non andare oltre.
G.R.