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Unagt : Tg Comitato 30.6.06: Cazzaniga a ripetizione da Gragnaniello
Inviato da unagt il 30/6/2006 23:57:00 (747 letture)

L’Upt accetta la lista Gragnaniello (super regolare), che Tino Cazzaniga ha scandalosamente tentato in tutti i modi di invalidare. Panzironi, viaggio di andata e ritorno (a orecchie basse) dal Ministero della Sanità. 



 La lista di Francesco Gragnaniello (Vicepresidenti Giancarlo Masetti e Salvatore Cracolici)  per le elezioni alla Presidenza Upt è super regolare e nonostante i tentativi di Tino Cazzaniga per invalidarla, l’Upt  l’ha ritenuta ”accettabile”. Il responso passa ora alle urne (votazioni fissate per i giorni 27-28-29 luglio). Sarebbe opportuno che Tino Cazzaniga prendesse esempio da Gragnaniello e iniziasse ad esporre il suo programma, lasciando da parte il pallottoliere taroccato di Franco Panzironi e i comizi da bar dello sport.  In attesa che l’ex (molto ex) presidente Anact, prenda l’ennesima e definitiva batosta, pubblichiamo il primo (gli altri nei prossimi Tg) dei cinque punti  del programma Gragnaniello - Recupero della dignità e del ruolo del proprietario e unificazione della categoria - per un’ippica nuova all’insegna di “unire e non dividere”, l’opposto del percorso seguito da Cazzaniga e dal suo maestro Terminator - Panzironi .

“La candidatura della nostra lista deve esprimere un forte segnale di rinnovamento per un’associazione che è parte integrante della storia dell’ippica. Può e deve rappresentare l’inizio di un nuovo corso, in grado di condurre alla riunificazione della categoria dei proprietari del trotto in un’entità ancora più forte e autorevole, che potrà operare, di conseguenza, assieme a tutte le altre associazioni di categoria per il bene dell’ippica. E’ di vitale importanza per il rilancio rigenerare la figura e il ruolo del proprietario, restituirgli dignità e specificità. Senza proprietari, sono destinati a diminuire allevatori, allenatori, pubblico e corse.Per raggiungere questo obiettivo, si dovrà giungere alla confezione e certificazione di un prodotto di qualità, di grande spessore spettacolare, nel rigoroso rispetto della disciplina normativa. Sembra evidente che maggiore qualità, regolarità, trasparenza e pulizia nelle corse qualifichino lo spettacolo ippico, che porta nuovo pubblico negli ippodromi, accresce il numero degli appassionati e di coloro che investono nei cavalli, e, correlativamente, promuove scommesse. Inoltre, è necessario restituire alla scommessa ippica la propria identità di scommessa “competente” o “intelligente”. Una volta formulato un prodotto credibile ed uno spettacolo presentabile, si potrà procedere ad una idonea campagna pubblicitaria e televisiva, evidenziando la componente tecnica: al contrario di quanto avviene. Sino ad ora si è teso ad appiattire le corse dei cavalli verso una combinazione di numeri, provocando una dequalificazione dello spettacolo ippico, una contrazione delle filiera ippica (proprietari, allevatori, allenatori, guidatori) e ,quindi, una  riduzione del volume del gioco”.

Martedì scorso, Panzironi si è presentato al Ministero della Sanità per parlare di allarme anemia infettiva (cinque i focolai scoperti in Toscana e in Veneto). Ha sostenuto che l’Unire può circoscrivere la malattia attraverso l’anagrafe equina (che l’Unire non ha) e vietando l’ingresso negli ippodromi ai cavalli non in regola con il test di Coggins (test per verificare la positività al virus dell’anemia infettiva). In Italia il test di Coggins non è più obbligatorio da 5 anni, ha un prezzo unitario di circa 50 euro, deve essere praticato dalle Asl, ma soprattutto non è possibile in breve tempo reperire kit sufficienti per tutti i cavalli da corsa. Panzironi avrebbe quindi fermato volentieri l’attività delle corse per un po’ di tempo. Sembra che i dirigenti del ministero gli  abbiano consigliato di prendere una tisana e di ripassare il vademecum del buon manager pubblico. All’anemia infettiva (per fortuna) penserà il ministero della sanità, magari controllando le sacche di plasma in circolazione e sequestrando quelle infette. Forse al ministero non sapevano che Terminator (speriamo incoscientemente) stava cercando di realizzare il sogno della sua vita. Chiudere gli ippodromi, cancellare le corse e mandare tutti in agenzia ad effettuare scommesse sportive.  

G. R.

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