La denuncia della Gazzetta Sportiva sui disastri di Terminator. Quanti fedelissimi delle agenzie ippiche. Elezioni UPT: Tino a gamba tesa contro la lista avversaria, con la compiacenza, sembra, di Cesarone.

Sulla Gazzetta dello Sport di sabato un articolo firmato dal vicedirettore Ruggero Palombo, dal titolo "Come scendere da cavallo" (clicca qui), rende perfettamente l'idea sul modo in cui Alemanno e Panzironi hanno gestito l'Unire sino ad oggi, con effetti favorevoli solo per i delegati alle scommesse e, più in generale, senza badare al rispetto delle regole, sbarazzandosi senza pietà ed esclusione di colpi (“anche se le cimici continuano ad essere quelle di una volta”) di qualsiasi possibile ostacolo (vedi il Presidente Unire Antonio Matarrese, che aveva iniziato a ficcare il naso sul lavoro di Panzironi). In particolare, ai delegati alle scommesse sono stati scontati 129milioni di euro con la legge 200/2003 (clicca qui), favorita da Alemanno e Panzironi e, ancora l'Unire (come sottolinea la Corte dei Conti) non ha ottenuto il pagamento (clicca qui) dai concessionari alle scommesse di decine di milioni di euro per fornitura del segnale tv e di altri 70milioni di quote di prelievo e minimi garantiti sino al 30 aprile 2005.
In base a tutto ciò la Gazzetta si augura una nuova Unire , senza Panzironi e senza cimici.
Un ente, in cui chi ha difeso professionalità e trasparenza è stato messo da parte, chi invece si è piegato agli editti di Panzironi è andato avanti. Prendiamo il ragionier Alfonso Ferrara, attualmente ai vertici dell'ufficio tris. In passato è stato responsabile (come reggente) del servizio scommesse, anche quando l’Unire gestiva il tanto chiacchierato totalizzatore nazionale. Questo signore, nel lodo arbitrale 26.5.2003 (che ha condannato i Ministeri dell’agricoltura e delle finanze ad un risarcimento verso i concessionari, che si possono trattenere quanto loro riconosciuto dai minimi garantiti che debbono versare) ha testimoniato (clicca qui) a favore........ dei concessionari .
Il primo vero segnale di discontinuità per una nuova Unire sarà quello di liberarsi di Panzironi e dei suoi tirapiedi.
Elezioni Upt. I soliti noti (Cazzaniga - Fabbri) hanno tentato (da accertare un eventuale coinvolgimento di Cesare Meli, componente del collegio sindacale che ha firmato gli ultimi due scandalosi e virtuali bilanci Unire e storicamente steso a pelle d'orso nell'ufficio di Terminator) di invalidare la lista avversaria capeggiata da Francesco Gragnaniello, con una bella entrata a gamba tesa. Invece la lista Gragnaniello è super regolare, mentre è tutta da verificare quella di Cazzaniga-Capasso-Lodato. Gragnaniello è assolutamente eleggibile e, per eccesso di garantismo, aveva dato le sue dimissioni da presidente della Federnat Campania il 14 giugno, due giorni prima della data di scadenza per la presentazione delle liste. E' bene hanno fatto Gragnaniello, Cracolici e Masetti a dare mandato al proprio ufficio legale per tutelarli nelle opportune sedi. E visto che ci siamo, sarà anche il caso che gli organi Upt facciano chiarezza sulle voci che parlano di un'allegra gestione finanziaria (siti Internet, consulenze e altre simili piacevolezze ).
Caro Cazzaniga, purtroppo sembra proprio che dovrai perdere un'altra battaglia elettorale e dopo sarebbe giusto toccasse al buon Cesare Meli fare le valigie dalla Federnat e andare a infoltire il gruppo dei pensionati del bar dello sport, assieme a Cazzaniga, Panzironi e qualche altro fedelissimo.
G.R.