In Svezia e Francia un mese per risolvere un caso, da noi passano mesi e Panzironi se ne vanta. Terminator non spende un euro per promuovere un quintè con un Jackpot di 630.000 euro.

Elitlopp 2006: così Jag De Bellouet aveva preceduto Lets Go
Clamorosa notizia dalla Svezia battuta dalle agenzie stampa di mezza Europa. Jag de Bellouet e Lets Go sono stati squalificati per doping e tolti rispettivamente dal primo e dal secondo posto, lasciando la vittoria allo svedese Conny Lobell, terzo classificato. La pratica è stato risolta in quattro settimane e non perché si tratta di un G. Premio. Questo in Svezia, come d’altronde anche in Francia, dove il caso doping di Jag de Bellouet nell’Amerique è stato risolto in poco più di un mese, è la prassi comune per tutti i casi doping, che vengono puntualmente resi pubblici. In Italia, dove Franco Panzironi non finisce mai di vantarsi della grande efficienza dell’antidoping, tutto ciò non accade. Vi sono lacune ovunque. Sui luoghi e sul metodo (mancano locali di massima sicurezza, dubbi sull’esecuzione delle analisi e determinazione delle soglie minime consentite) e sulla trasparenza della gestione da parte dell’Unire. Soprattutto nelle procedure disciplinari, lunghissime per alcuni casi, più brevi per altri, come se (ma noi stentiamo a crederci), una volta giunto il responso all’ente, dal nome dei personaggi coinvolti dipendesse il destino del risultato delle analisi e dei verdetti. In ogni caso, da anni, nessuna pratica disciplinare in materia di doping, è stata resa pubblica e non è assolutamente vero che tutto ciò dipenda dalla privacy. Dopo le seconde analisi, ci risulta che nulla vieti la pubblicazione delle positività. Questo non è l’antidoping che la nostra ippica si merita, questo non è il segretario generale che la nostra ippica si merita.
Mercoledì l’Unire di Panzironi ha perso un’altra buona occasione per pubblicizzare e avvicinare nuovo pubblico alle corse attraverso le nuove scommesse. Con due riporti (per un totale di euro 630mila), non ha nemmeno pensato per un attimo ad implementare la dotazione e qualificare la prova di Torino di mercoledì us abbinata al quintè nazionale (una modesta e disomogenea corsa per quattro anni), né tantomeno a pubblicizzarla adeguatamente. Non un solo rigo al di fuori dei soliti giornali tecnici, come sottolinea anche Scommesse Sportive di martedì 26. Più importante investire sui penosi talk show di Bruno Vespa, al costo di poco meno di 100mila a trasmissione, per autolegittimarsi e cercare di non affondare. Ma d’altronde questo è il modo in cui questo signore ha sempre gestito l’ippica, neanche l’ultimo dei manager avrebbe saputo fare peggio.
Stasera (venerdì) a San Siro, sfida internazionale per il G. P. Unire, valido come prova World Cup. Affermazione di Kool Du Caux (J. Verbeeck) – 1.12.4 il ragguaglio al Km – davanti a Lets Go (E. Bellei), Malabar Circle As (S) (A. Guzzinati) e Hovdding Lavec (S) (Mass. Castaldo).
G.R.