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Unagt : Tg Comitato 22.6.06: Panzironi contento di non essere un ippico
Inviato da unagt il 22/6/2006 22:59:31 (767 letture)

Panzironi, boutade di inizio estate.



 Oggi a Roma, l’Unire di Panzironi ha presentato alle categorie del trotto (assente l'Upt) la bozza del nuovo Regolamento delle corse. Prima e dopo la minuziosa illustrazione del Direttore tecnico,  Marco Pittaluga,  sull’armonizzazione delle norme che disciplinano l’attività ippica, i presenti hanno ascoltato le esternazioni di Terminator Panzironi sullo stato del settore. Il segretario ha presentato il tanto atteso regolamento delle corse con una premessa importantissima. Ha infatti detto di non essere un ippico e la bozza del regolamento, ad una prima lettura, sembra confermare in pieno tutto questo. Basti pensare che uno dei momenti più esaltanti del suo intervento è stato proprio quando ha affermato che, per controllare la regolarità delle corse,  manderà finanza e carabinieri in tutti gli ippodromi. Se per l’appunto fosse stato un ippico si sarebbe risparmiato questa ennesima brutta figura. A lui e al “suo” ente competono il controllo tecnico delle attività ippiche. L’Unire deve sovrintendere alla disciplina e alla vigilanza della formulazione e dello svolgimento delle corse, ai procedimenti disciplinari, alla verifica del rispetto delle norme relative ai recinti riservati da parte delle società di corse, alla valutazione della idoneità delle strutture e manutenzione degli impianti, all’applicazione della delicata normativa del doping, alla gestione del segnale tv per la trasmissione delle corse. Compiti che sinora l’Unire di Panzironi ha sistematicamente ignorato e per i quali sono stati messi a bilancio oltre 100 milioni di euro. Il controllo dell’ordine pubblico deve essere eventualmente richiesto attraverso segnalazioni all’autorità giudiziaria.
E’ curioso che Panzironi si sia ricordato solo dopo 4 anni di assoluta inefficienza che l’Unire è un ente tecnico – art. 1 Dpr 169/98 -, ma lo ha fatto senza neanche degnarsi di spegnere il telefonino, che squillava in continuazione durante un discorso così importante. Senza contare tutte le volte che Terminator si è assentato, tanto da indurre i presenti a pensare a improcrastinabili bisogni fisiologici. Probabilmente (speriamo di sbagliarci)  se il confronto fosse stato con Maurizio Ughi, Panzironi avrebbe lanciato il telefonino fuori dalla finestra e si sarebbe  incollato alla sedia. Inoltre, tanto per dire qualcosa di nuovo, Panzironi ha  ancora difeso l’antidoping, sostenendo che siamo il Paese che effettua il maggior numero di prelievi. Il problema non è il numero di prelievi, ma i luoghi dove vengono espletati, che debbono essere di massima sicurezza, le modalità con cui vengono eseguite le analisi e la determinazione delle soglie minime consentite. E da questo punto di vista, siamo forse tra gli ultimi in Europa.  Fra i grandi pensatori di questa riforma ci sarebbe anche Ennio Moriconi, papà del procuratore che ha scandalosamente archiviato il caso Grufoso – Rivaldo. Infine la reintroduzione del reddito minimo per l’ottenimento dei colori. Un ulteriore affronto alle categorie, che già avevano manifestato la loro totale contrarietà. 
Le ennesime conferme che siamo in una botte di ferro.

G.R.

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