Panzironi continua a sbagliare tutto e Snai lo benedice. Nuova Unire, scelte decise contro un buco da 300 milioni. Cazzaniga, sudori freddi verso le elezioni Upt.

Lui continua a rilasciare interviste nelle quali promuove a pieni voti il suo operato e parla di un’ippica sulla strada giusta, ma Franco Panzironi sa meglio di essere stato un vero Terminator che ha cercato in tutti i modi di portare a termine la demolizione del settore e cioè la sua vera missione. Questo signore è riuscito, dal 1° gennaio 2005 a tagliare 224 convegni ordinari, sostituiti da 220 convegni differenziati (clicca  qui), che oltre ad avere un montepremi molto più basso non consentono di programmare più di otto corse. Da una parte Panzironi taglia, e dall’altra cerca di rientrare, raddoppiando la cadenza settimanale di quartè (4 volte) e quintè (2 volte). E ha ricevuto la benedizione di Snai attraverso il presidente Francesco Ginestra, che ha dichiarato all'agenzia Agipro la certezza di aver ricevuto dall’Unire la massima garanzia sulla qualità e l’appetibilità delle corse che verranno proposte. Un’affermazione surreale, come se Ginestra stesse parlando dell’Inghilterra, dove tutto funziona alla perfezione. Comunque non vediamo l’ora di analizzare i risultati di questo esperimento. Ci sarà da ridere.

Sempre a proposito di tris, dopo le nostre proteste l’Unire ha inviato una circolare (clicca  qui)  in cui specifica che in occasione della seconda tris prevista nei convegni differenziati, la proposizione  di corsa non deve tenere conto dei limiti fissati per questo tipo di riunioni. Inoltre i cavalli  partecipanti a questo tipo di corse non subiscono l’allontanamento di sei giorni dalla programmazione ordinaria.  Da soli non ci sarebbero mai arrivati.

I nuovi amministratori dell’Unire si troveranno di fronte a una situazione drammatica, un buco di ben 300milioni di euro presentato dal bilancio di previsione 2006 e dovuto in gran parte a crediti nei confronti dei ministeri per € 93.000.000 e all’esposizione dell’Unire nei confronti delle agenzie ippiche per  oltre € 150.000.000.  E’ necessario che si faccia chiarezza  sulle responsabilità di chi lo ha redatto, sottoscritto e convalidato, partendo dall’organo amministrativo a quello di controllo sino ai Ministeri vigilanti. E’ bene che tutti sappiano chi sono i veri responsabili di questo sfascio e chi subentrerà dovrà istituire nuovi rapporti con gli assuntori del gioco, che dovranno pagare i loro debiti fino all’ultimo euro.

Cazzaniga deve aver capito di non avere scampo anche nelle elezioni dell’Upt, per le quali si candiderà presidente. Una decisione scontata per uno che non ha difeso il montepremi e contribuito ad umiliare e promuovere lo stato di sofferenza economico del settore e in particolare di tutti i proprietari italiani. Dopo aver mandato avanti i suoi è sceso personalmente in campo con alcune telefonate a uomini vicini alla lista avversaria, per capirne la composizione e carpire qualche altra informazione. Noi, caro Tino, l’informazione te la diamo subito. La lista ci sarà e forte abbastanza per mandarti a casa. Potrai sempre ritentare da un’altra parte, se ne avrai il coraggio.

G.R.