Prima di andarsene Terminator rinnova le consulenze per 2,5 milioni. Riccardo Acciai,un avvocato prossimo Direttore Tecnico Unire. A Civitanova commissione tecnica il giorno prima dei partenti. Francesco Ruffo eterno sponsor di Snai.

Franco Panzironi sta probabilmente già facendo le valigie, ma nello stesso tempo cerca di raschiare il barile in favore della sua gestione. Il segretario generale Unire starebbe rinnovando tutti i contratti di consulenza per circa 2,500millioni (clicca qui) e quando arriveranno quelli della nuova Unire dovranno sbrogliare questa matassa a suon di cause. Panzironi tira dritto fino alla fine, nonostante la Corte dei conti (clicca qui) abbia richiamato l’attenzione dell’Ente sull’esigenza di contenere l’affidamento degli incarichi professionali a personale esterno all’Unire. Mandiamolo a casa. E in fretta.
Il direttore Tecnico dell’Unire Marco Pittaluga sarebbe in partenza e al suo posto verrebbe nominato l’attuale direttore dell’Area Amministrativa, Riccardo Acciai, professione avvocato. Saremmo molto curiosi di sapere l’attinenza fra i due ruoli, ma paradossalmente tutto questo è coerente con la gestione (da dimenticare) dell’Unire. Direttore Amministrativo dovrebbe diventare il dott. Giancarlo Santinelli ex Earnest Young (società di consulenze) e meritevole di un riconoscimento, essendo l’uomo ombra che di fatto, dal 2003, ha steso i bilanci virtuali dell’Unire, degni del miglior trasformismo.
Oggi (giovedì) la Commissione tecnica Unire ha effettuato un sopralluogo all’ippodromo di Civitanova Marche. Domani sono previsti i partenti per martedì 6 e il sorteggio dei numeri è rimasto bloccato fino a oggi pomeriggio. Con tutto il tempo a disposizione, l’Unire ha ovviamente deciso l’ispezione all’ultimo momento, tanto per rendere le cose ancora più difficili a proprietari, allenatori, driver. Persone che già hanno tanti problemi e che come al solito vengono trattati come pezze da piedi. Un altro bel capitolo da ricordare a chi vuole ancora pezzi della vecchia Unire in quella nuova.
Oggi Francesco Ruffo, amministratore delegato Trenno, al convegno “ La toscana e la cultura del cavallo – Gli ippodromi Toscani nel sistema nazionale “ ha affermato che l’ippica attraversa un periodo di crisi perché non è stata previdente. Ha speso troppo in passato senza mettere nulla da parte e ora è in rosso. Ruffo si è casualmente dimenticato di citare la principale causa di questa crisi, che sarebbe molto meno grave se l’ippica avesse riscosso minimi garantiti e quote di prelievo dai concessionari, che continuano a non pagare. I concessionari altrettanto casualmente sono i datori di lavoro del dottor Ruffo. La gran parte dei 300 milioni di buco è infatti dovuta a una esposizione creditizia nei confronti delle agenzie ippiche. Se quest’uomo va all’Unire, siamo finiti, ripartiremo da dove abbiamo finito, da persone uguali a chi, proprio un anno fa, bloccò le corse perché le agenzie ippiche scioperavano.
G.R.