La delibera alla firma, ma con un bel meno 37,37%. Gran Corsa Siepi di Milano, due fantini non potevano montare. Panzironi cerca lavoro. 
Il Premio aggiunto, a sentire Panzironi e chi, come lui, parla a vanvera, doveva rimanere invariato, come lo stanziamento dei premi al traguardo, che, insieme al premio aggiunto, costituisce, per l’appunto, il montepremi. E come sempre accade, quando l’Unire promette qualcosa si verifica puntualmente il contrario. Il montepremi 2006 non è stato ancora ufficializzato e la delibera relativa all’importo del Premio aggiunto, alla firma dei direttori amministrativo e tecnico dell’ente, ripropone un taglio del 37,37% rispetto al 2004. Per i maschi si scende da € 3.719,00 a € 2.329,00 (- € 1.390,00), per le femmine da € 4.834,00 a € 3.028,00 (-€ 1.806,00). In sostanza, si ribadiscono gli importi deliberati il 18 maggio 2005 (clicca qui), poi integrati in novembre con un aumento dell’11,63% (- 25,70% rispetto al 2004) per un totale di € 2.764,00 per i maschi e di € 3.593,00 per le femmine. All’Unire giurano che anche quest’anno ci sarà l’integrazione, ma al momento non è stata neanche firmata la delibera con un drammatico meno 37,37%. La nostra sensazione è che l’Unire non abbia soldi per pagare un solo euro di Premio aggiunto, altrimenti non si giustificherebbe lo scandaloso ritardo della definizione degli importi spettanti ai proprietari. Ci auguriamo di essere smentiti al più presto.
QN di oggi (mercoledì), sottolinea che la Gran Corsa Siepi di Milano (sospesa il 14 maggio e poi ripetuta il 24) è stata vinta da un fantino della Rep. Ceca che non poteva montare. Josef Bartos (in sella a Piedmont) si sarebbe presentato a Milano con una patente del suo paese provvisoria, non buona per montare in Italia, al pari del suo collega Paul Johnson, arrivato quarto in sella ad Halling Joy. Sulla questione è intervenuta anche l’Anf, che ha richiesto, per mezzo di una lettera spedita al segretario generale Franco Panzironi, spiegazioni all’Unire, ma a tutt’oggi non si hanno ancora delle risposte dall’Ente. Sinceramente ci stupirebbe il contrario, visto il modo in cui Panzironi e suoi soldati hanno gestito situazioni ancora più gravi. Al galoppo, i casi Reprime - Arabian Pivot (scambio di cavalli in una tris) e Grufoso - Rivaldo (scambio di identità di uno stesso cavallo) e al trotto, i casi dei cavalli con doppio passaporto che corrono tranquillamente, senza che per il momento sia stato preso un solo provvedimento. Un sollecito intervento dell’Unire, che in caso di responsabilità accertate dovrebbe distanziare i cavalli interessati in base agli articoli 250 (punto 4, lettera e) e 261 dell'apposito regolamento, sinceramente ci stupirebbe e non poco.
Forse il terreno sta iniziando veramente a tremare sotto i piedi di Franco Panzironi, altrimenti non si spiegherebbero le voci che vogliono il segretario dell’Unire alla disperata ricerca di una nuova collocazione. Sfumata la possibilità di un incarico al comune di Roma dopo la sconfitta elettorale di Gianni Alemanno, il quasi ex segretario dell’Unire sarebbe impegnato in una fitta frequentazione di esponenti politici della Margherita, a conferma di quella coerenza politica e umana che ha sempre contraddistinto il personaggio. E se comunque tutto dovesse andare male, consiglieremmo a Panzironi di rivolgersi agli amici di Obiettivo Lavoro. Un impiego glielo troveranno certamente.
G.R.