Il direttivo di Ughi e compagni presso la sede di Unire Tv. Montepremi per i 2 anni da valutare per non spremere subito i cavalli.

L’ultimo fondamentale Talk Show ippico di Bruno Vespa (qualcosa come 100.000 euro di costo a botta) è stato trasmesso domenica da Roma in occasione del Premio Parioli. Quando Bruno e i suoi ospiti hanno finito, sono usciti dai locali di Unire Tv (ubicati nella sede dell’ente) e sono stati sostituiti da Maurizio Ughi e i vertici di Snai che hanno tenuto un direttivo. Tutto normale ? Soltanto se si prendesse atto che Maurizietto è di casa all’Unire, come ospite fisso di Franco Panzironi. Se invece Snai non è di casa all’Unire avrebbe dovuto tenere il suo direttivo in una sede propria e comunque diversa da quella istituzionale, che si presume neutra sotto ogni punto di vista. Complimenti, andate avanti così.
Tra i più accaniti sostenitori di un’attività molto intensa dei trottatori di 2 anni, con relativo montepremi decisamente elevato, c’è l’ex presidente dell’Anact Tino Cazzaniga, che ha recentemente giustificato le sue istanze facendo riferimento anche all’aumento dei premi per i 2 anni deciso dalla Francia. Naturalmente Tino - Gianfranco si è dimenticato i numeri come sempre. In Francia la percentuale del montepremi per i 2 anni è del 3%, in Italia è passata al 9% (nel 2005 era del 7,5%) e ciò costringe proprietari e allenatori a spremere subito i puledri, la cui carriera spesso finisce prestissimo. Un aspetto negativo, che andrebbe corretto con una più equilibrata ripartizione dei premi nelle fasce d’età, privilegiando quelle in cui i cavalli sono più maturi. Anche perché, se consideriamo le scommesse, le corse per i puledri sono le meno redditizie e producono meno risorse al settore. Ma dimenticavamo che a Cazzaniga certi numeri non interessano.
G.R.